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Edizioni Leo S. Olschki. Un libro di bellezza e verità: “Ladri di Luce” Leonardo Sciascia e Piero Guccione

Un libro di bellezza e verità per celebrare anche l’amicizia fra lo scrittore e il pittore, che nonostante le differenze ideologiche ci sorprende l’umanità che ritroviamo in una lunga corrispondenza fra i due fra il 1975 e il 1982. Il libro è a cura di Lavinia Spalanca, ricercatrice di letteratura italiana all’Università di Palermo

Edizioni Leo S. Olschki. Un libro di bellezza e verità: “Ladri di Luce” Leonardo Sciascia e Piero Guccione

Basterebbe prendere in esame anche pochi squarci dal carteggio intercorso fra Leonardo Sciascia e Piero Guccione in una fitta corrispondenza epistolare che si sussegue ininterrotta dal 1975 al 1989 – per cogliere la profonda carica di umanità, frutto di ammirazione reciproca, che innerva l’amicizia e il sodalizio intellettuale fra i due grandi artisti siciliani. Una “corrispondenza d’amorosi sensi”, pur nelle inevitabili differenze ideologiche che le missive qui riprodotte per la prima volta ci restituiscono, attestata da una serie di progetti e collaborazioni – e si pensi agli scritti sciasciani su Guccione, o alle illustrazioni del pittore per la collana Sellerio “La civiltà perfezionata” – che per oltre un decennio scandisce il percorso esistenziale e artistico di questi due illuministi “alla rovescia”.

Ad alimentare la creatività di entrambi, come emerge dall’analisi del carteggio e dai contributi originali che compongono il volume, è infatti non soltanto quel binomio “bellezza-verità”, individuato da Sciascia quale cifra distintiva dell’autentica espressione artistica, ma anche una comune vena luministico-illuministica, che si specchia in una visione dialettica e talora contraddittoria dell’ideale razionalistico, aperta a contaminazioni e smentite e non esente dal complementare fascino dell’irrazionale e del metafisico.

L’autrice: Lavinia Spalanca

E’ una ricercatrice di Letteratura italiana presso l’Università di Palermo. Cruciale, tra i suoi molteplici campi d’interesse, il rapporto fra l’intellettuale e il potere dal XVI secolo ai giorni nostri, affrontato in numerosi studi sulla rappresentazione del potere nella Firenze ducale, le diverse declinazioni del racconto bellico nella modernità letteraria, l’eresia conoscitiva e la resistenza etico-civile nel «secolo breve». Studiosa di Sciascia “critico d’arte” (Leonardo Sciascia. La tentazione dell’arte, 2012), è membro della Fondazione “Leonardo Sciascia” e del Comitato nazionale del Centenario sciasciano. Fa parte del Comitato scientifico di «Todomodo. Rivista internazionale di studi sciasciani».

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