John Elkann ama da sempre l’editoria, fin da quando il nonno, l’avvocato Gianni Agnelli, lo mandava negli anni giovanili in cui studiava Ingegneria al Politecnico di Torino a imparare come si fa un giornale nella redazione torinese de La Stampa, di proprietà della famiglia. Non stupisce perciò che la Exor, di cui Elkann è presidente, abbia confermato le trattative con la Pearson per aumentare la propria partecipazione, oggi al 5%, nel prestigioso settimanale economico britannico The Economist.
Dopo aver venduto il Financial Times ai giapponesi di Nikkei, la Pearson vuol vendere il 50% dell’Economist, una quota che Exor non pensa di rilevare interamente ma che potrebbe offrire l’occasione a Elkann per raddoppiare dal 5 al 10% la propria partecipazione.
Già adesso il tesoetto del gruppo Agnelli nell’editoria consta del 16,7% di Rcs (attraverso Fca), e del 77% di Editrice Italiana, la società nata dalla fusione tra La stampa e il Secolo XIX di Genova. Va inoltre ricordato che, a titolo personale, John Elkann fa parte del board di News Corp, il gruppo di Murdoch.