Edison ha chiuso il primo trimestre con un margine operativo lordo a 172 milioni (triplicato rispetto a 51 milioni dello stesso periodo del 2015) grazie alla positiva conclusione dell’arbitrato per il contratto di approvvigionamento di gas dalla Libia che ha permesso il recupero della marginalità nel settore gas.
I ricavi sono leggermente calati a 3,026 miliardi mentre il risultato netto, negativo per 76 milioni di euro (perdita dimezzata rispetto a -153 milioni del primo trimestre 2015), “risente principalmente della volatilità dei prezzi delle commodity e delle relative attività di copertura”. Il fatturato, invece, ha sfruttato “il buon andamento della filiera idrocarburi che ha beneficiato dell’aumento delle vendite sia di olio che di gas”; debito netto stabile a 1,147 miliardi.
La previsione per l’intero anno è di un’Ebitda di circa 650 milioni di euro, includendo il contributo di Fenice, di circa 60 milioni, per nove mesi. Sul fronte del gas, invece, “il secondo ciclo di rinegoziazione sugli approvvigionamenti, che si è chiuso a fine 2015, ha permesso di riportare i margini dell’attività di compravendita a un livello ragionevole”.
