Conto alla rovescia per la nuova centrale idroelettrica dell’Edison a Palestro sulle sponde del Fiume Sesia. Se tutto procede come da programma l’impianto entrerà in esercizio ad agosto 2019. Tra Pavia, Novara e Vercelli ci sarà, dunque, una centrale a zero emissioni capace di erogare energia pulita a circa 5 mila famiglie. Territorio tutelato e cittadini contenti. E vediamo perché.
La Edison per continuare nei lavori ha chiesto la partecipazione economica degli abitanti per condividere i benefici derivanti da energia rinnovabile. Con Edison Crowd i residenti delle Province di Pavia, Vercelli e Novara possono diventare sostenitori del progetto versando un importo compreso tra 100 e 5.000 euro. Ognuno di loro beneficerà di un tasso di interesse fisso annuo lordo del 7% se risiede nelle tre provincie. Il 5% annuo lordo, invece, è riservato a chi risiede fuori provincia. In questo caso, però, il sottoscrittore deve avere un contratto luce, gas o servizi di Edison Energia. Un meccanismo ben studiato dalla società che la colloca, così, tra le più innovative nel campo delle rinnovabili.
Il dialogo con i territori va avanti da tempo e i 30 giorni per aderire al piano sono certamente un indicatore della condivisione territoriale del crowdfunding. Oltre che una sapiente operazione finanziaria. Per i cittadini, c’è la fiducia di vedersi riconoscere l’interesse sul prestito dopo un anno dalla chiusura. Non mancheranno nemmeno i riconoscimenti “ai posteri” per coloro che aderiranno alla campagna finanziaria. I singoli saranno parte della memoria dell’impianto, potendo comparire con il proprio nome sulla targa celebrativa all’ingresso della centrale. Una specie di timbro sul buon funzionamento della centrale; un’ipoteca contro malaugurate proteste.
La centrale avrà, comunque, una potenza installata di 4.500 kW, con una producibilità di circa 13.500.000 kWh all’anno. Non ci saranno emissioni di CO2 e la convivenza delle famiglie con un impianto di queste dimensioni (sebbene interrato) da queste parti ha il suo valore sociale. Pavia secondo i dati dell‘European data journalism network ha ormai una temperatura di 1,3 gradi sopra la media del ventesimo secolo. Il suo territorio è ai primi posti per effetti ambientali negativi nella classifica delle 55 città italiane. Un nuovo impianto di produzione di energia non è indolore e la soluzione della condivisione con chi vive il territorio è stata senz’altro saggia.