Edison archivia il 2019 con un rosso di 479 milioni di euro, che si confronta con l’utile di 54 milioni realizzato l’anno precedente. A determinare la perdita netta sono state soprattutto le attività in dismissione dell’E&P, per le quali è stato siglato un accordo di vendita lo scorso luglio con Energean Oil and Gas. Al netto di queste poste, Edison avrebbe registrato un utile netto pari a 98 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto ai 93 milioni normalizzati del 2018. I ricavi sono scesi a quota 8,16 miliardi.
Quanto al margine operativo lordo, nel 2019 si è attestato a 587 milioni di euro, in rialzo del 38% rispetto ai 426 milioni dell’esercizio precedente, principalmente grazie alla buona performance industriale e, in particolare, della generazione rinnovabile.
“Sono buoni risultati da continuing operations a fronte di un profilo finanziario solido, che ha agevolato la crescita nelle rinnovabili”, precisa Edison una nota.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre si attestava a 516 milioni, dai 581 del primo gennaio 2019.
“La cassa generata dall’attività industriale insieme alle azioni di ottimizzazione del capitale circolante hanno permesso a Edison di mantenere un profilo finanziario solido – prosegue la nota – agevolandone la crescita nel settore delle rinnovabili con l’acquisizione di 292 MW di capacità rinnovabile (eolica e fotovoltaica) e della società di gestione e manutenzione di tali impianti”.