EDISON, ARIA DI RIVINCITA PER LE RISPARMIO. DOPO GLI ARBITRATI UNA CEDOLA E’ POSSIBILE
E’ una partita, in termini di denaro, piccola piccola. La capitalizzazione complessiva delle Edison risparmio, “sopravvissute al delisting del titolo di Foro Buonaparte del 10 settembre scorso, supera di poco i 90 milioni di euro. Per giunta, il 67% dello stock è in mano ad un solo istituto, la svizzera Ubs. Ma l’affaire è interessante per più motivi, come dimostra l’ascesa costante del titolo in questi giorni da quota 0,821 di lunedì scorso al livello di 0,847 euro di stamane. Dallo scorso 10 settembre, inoltre, il titolo ha infatti recuperato il 30% circa contro l’8% perso dall’Ftse All Share.
L’improvviso interesse è legato al felice esito degli arbitrati internazionali sul prezzo del gas. Il team della società, passata sotto il controllo della francese Edf, ha raccolto due importanti successi in giudizio sul prezzo del gas. Prima l’arbitrato presso la Court of Arbitration dell’Icc (International Chamber of Commerce) che ha accolto la revisione del prezzo della fornitura di Lng (gas naturale liquido) in Qatar, decisione che avrà un impatto nell’esercizio 2012 di 450 milioni di euro sull’ebitda. Poi, ad inizio settimana, c’è stata un’analoga sentenza arbitrale nei confronti dell’Eni, anche in questo caso legato alla revisione dei contratti take or pay a lungo termine con i paesi produttori (la Libia) non più allineati a quelli, molto più bassi, applicati sul mercato.
Lo sconto stavolta è stato di 250 milioni di euro. L’impatto positivo sull’ebitda 2012, se si si aggiungono i 450 milioni ottenuti l’11 settembre scorso (il giorno dopo il delisting delle ordinarie, una combinazione sospetta…) è di 700 milioni. Ma la squadra Edison, capitanata da Pierre Vergerio e dal responsabile del Legale Marco Lorefice, ha buoni motivi per aspirare al “triplete”, vincendo un a causa analoga nei confronti dell’algerina Sonastrach.
Insomma, i soci italiani di Edison, da Delmi alla recalcitrante Tassara di Roamin Zaleski (obbligato a vendere controvoglia vista la mole dei debiti accumulata), hanno buoni motivi per mordersi le mani al pari degli altri soci ordinari. I detentori delle azioni di risparmio possono sperare nel ritorno del dividendo, anche se le prospettive del business restano più che incerte. Ma la pioggia di cash potrebbe consentire la distribuzione di una cedola ai soci risparmio, si sussurra in Piazza Affari Almeno 5 centesimi cui dovrebbe aggiungersi il recupero due cedole (relative al 2010 e al 2011) saltate a causa del rosso di bilancio, Fanno altri 10 centesimi a fronte di un prezzo del titolo di 28 centesimi.
Se il quadro i rivelerà esatto, sarà la conferma del noto detto “Ride bene chi ride ultimo”. Le risparmio, infatti, sono rimaste escluse dall’Opa estiva sulle ordinarie.