Lo scontro sul caso Edison si fa caldo. E A2A ha ricordato che la sua partecipazione nella società di Henri Proglio è indiretta e attraverso la holding italo-francese Delmi, controllata al 51% dalla multiutility milanese. I soci italiani riuniti in Delmi avevano acquisito nel 2005 il 50% di Transaplina di Energia, la società che detiene il controllo assoluto di Edison – il restante 50% di Transalpina di Energia è posseduto da Edf. E nel 2005 i soci italiani in Delmi avevano pagato un valore equivalente a 1,58 euro per azione Edison. Lo ha precisato oggi A2A in una nota.
“E’ noto, e riscontrabile su tutti i documenti della società, che A2A non detiene direttamente azioni Edison ma una partecipazione pari al 51% della società Delmi (gli altri soci sono Iren SpA, Dolomiti di Energia SpA, Sel SpA, Mediobanca, Banca Popolare di Milano e Fondazione CRT)”, ha spiegato A2A.
La precisazione è avvenuta in una giornata particolare: infatti oggi i francesi di Edison dovrebbero fare la contropoposta sul valore da dare all’opzione put sulla quota del 30% di Edison che rimarrà in mano a Delmi. I francesi considerano inammisibile il valore di 1,58 euro proposto dagli italiani la scorsa settimana e entro oggi il Gruppo di Proglio proporrà un prezzo più basso. Per compensare questa differenza di vedute, Edison potrebbe proporre agli italiani alcuni suoi asset idroelettrici.