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Economia, ora rallenta anche la locomotiva lombarda

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I segnali negativi per l’economia italiana, dal Pil alla produzione industriale, coinvolgono ora anche la Lombardia, regione dove viene prodotto un quinto del Pil nazionale e dove negli ultimi anni la ripresa è stata più consistente. Secondo il Booklet del centro studi di Assolombarda, nel corso del 2018 anche l’economia lombarda ha perso vigore, con segnali di rallentamento sia nell’attività produttiva sia nel mercato del lavoro. E le prospettive sono di una prosecuzione di questa fase di debolezza anche nei primi mesi del 2019.

In particolare, la produzione manifatturiera lombarda è cresciuta nei primi due trimestri del 2018 a tassi prossimi al 4%, per poi scendere a variazioni sotto il 2% nella seconda metà dell’anno. Nel complesso del 2018 l’aumento dell’attività si attesta al +3%, una performance ancora pienamente positiva ma comunque inferiore al +3,7% del 2017 e con un trend preoccupante negli ultimi mesi.

La decelerazione del ciclo economico si è inevitabilmente riflessa anche sul clima di fiducia e sulla dinamica occupazionale. La fiducia del manifatturiero di Milano, Lodi, Monza e Brianza risale leggermente a dicembre, ma rimane ben sotto lo zero e sui minimi dal 2012. La fiducia del terziario innovativo rimbalza invece lievemente nel 4° trimestre 2018 ma rimane sui minimi degli ultimi quattro anni. In Lombardia nel terzo trimestre 2018 gli occupati aumentano di +16 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2017, ma questo saldo è in netta diminuzione rispetto ai +54 mila del secondo trimestre. Calano sensibilmente anche le richieste di lavoratori in somministrazione a Milano, Lodi, Monza e Brianza: -58% nel quarto trimestre 2018 rispetto al 2017, dopo la già consistente contrazione del terzo trimestre (-37%).

Di conseguenza anche lo stesso Pil è stato rivisto al ribasso da Assolombarda: le stime più aggiornate indicano un aumento del prodotto interno lordo lombardo pari al +1,4% nel 2018, in rallentamento dopo il sostenuto +2,7% nel 2017. Ancora saldamente superiore a quello della media nazionale, ma con un possibile campanello d’allarme.

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Categories: Economia e Imprese