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Economia e obesita’: quando gli accordi di libero scambio fanno ingrassare

I canadesi potrebbero attribuire la colpa della crescita del loro girovita al North American Free Trade Agreement (Nafta), secondo una ricerca appena pubblicata sul Canadian Medical Association Journal. “Nel nostro studio abbiamo trovato evidenza di un forte legame tra l’eliminazione dei dazi sull’importazione di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (un dolcificante industriale ampiamente usato in vari prodotti alimentari e bevande, compresi bibite, gelati e biscotti) e l’epidemia di obesità che ha colpito il paese”, afferma David Stuckler dell’Università Bocconi.

La struttura dei dazi del Nafta, che separa gli alimenti e le bevande contenenti zucchero di canna e barbabietola da quelli con sciroppo di mais, ha subito alcune modifiche in corso d’opera. Tra il 1994 e il 1998 i dazi sugli alimenti e le bevande con sciroppo di mais sono stati eliminati, mentre quelli sui prodotti con zuccheri di canna e barbabietola sono rimasti.

Tra il 1994 e il 2000 le importazioni canadesi di sciroppo di mais dagli Stati Uniti sono più che raddoppiate a 16.000 tonnellate, sostituendo altri dolcificanti meno calorici ma più costosi. Lo studio, che copre il periodo 1985-2000, ha rilevato che i dazi più bassi per lo sciroppo di mais sono associati a un aumento di circa 41,6 kcal per dolcificanti consumati per persona / giorno in Canada. Questo aumento è correlato a un notevole aumento dei tassi di obesità, passati dal 5,6% nel 1985 al 14,8% nel 1998, nonché a un aumento del diabete di tipo 2.

“Anche un aumento modesto, di poco più del 2% del fabbisogno calorico giornaliero di un adulto, può avere un grande effetto su un’intera popolazione”, spiega Stuckler. “I piccoli surplus di calorie si cumulano nel tempo. Per spiegare l’intero aumento dell’obesità della popolazione negli ultimi decenni, per esempio, basta un aumento medio di 100-150 kcal per persona al giorno”.

Lo studio fornisce evidenza dell’impatto che un accordo di libero scambio, come il Nafta, può avere sulla dieta e sulla salute. “La
nostra analisi del Nafta suggerisce che i nuovi trattati commerciali non hanno solo conseguenze finanziarie, ma potrebbero anche danneggiare la salute delle popolazioni, poiché i dazi più bassi fanno crescere il consumo di prodotti alimentari pericolosi e nocivi come lo sciroppo di mais”, affermano gli autori.

Gli autori notano che i loro risultati sono coerenti con altri studi, che mostrano un cambiamento nelle abitudini alimentari nei paesi che sottoscrivono accordi commerciali con gli Stati Uniti. Questi accordi commerciali possono avere importanti implicazioni per la politica sanitaria poiché il Nafta è visto come un modello per futuri accordi di libero scambio.

Nell’Unione europea, per esempio, i dazi sulle importazioni di sciroppo di mais dagli Stati Uniti sono significativi, ma potrebbero essere eliminati se l’Ue seguisse le orme del Canada e firmasse il Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP, con gli Stati Uniti. La produzione di sciroppo di mais in Europa è attualmente soggetta a una stringente quota di produzione, che dovrebbe però essere abolita nell’ottobre 2017.

Lo studio in questione è Impact of the North American Free Trade Agreement on high-fructose corn syrup supply in Canada: a natural experiment using synthetic control methods, di Pepita Barlow (University of Oxford), David Stuckler (Università Bocconi), Martin McKee (London School of Hygiene & Tropical Medicine) e Sanjay Basu (Stanford Prevention Research Center).

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