La recessione è stata solo una previsione sbagliata? O sbagliata sta risultando solo la sua tempistica? L’appesantimento del manifatturiero tirerà giù tutta l’economia? O i servizi, che hanno un peso molto maggiore nella formazione di domanda e offerta aggregate, basteranno a sostenerla? E a cosa è davvero dovuta la sofferenza dell’industria? E il quadro è omogeneo tra i diversi Paesi? Chi corre e chi arranca nello scacchiere internazionale? Il mercato del lavoro è sempre del venditore? L’inflazione è davvero rientrata nei ranghi o ci sono ragioni per temere che sia stata vinta una battaglia e non la guerra? È uniforme nelle dinamiche? Quale ne è l’ultima determinante? E come si comporteranno le Banche centrali? Continueranno ad alzare i tassi? Saranno pronte a correre in soccorso, come in passato, in caso di recessione? O si sono talmente spaventate dall’impennata dei prezzi da aver paura di osare ad allentare di nuovo le redini troppo presto? Di conseguenza come si muoverà il mercato azionario? E quello delle valute?
Sabato le Lancette dell’economia
A queste e altre domande rispondono le Lancette dell’economia di luglio 2023. Curata da Fabrizio Galimberti e Luca Paolazzi, ormai da ben oltre un terzo di secolo (con inevitabile incanutimento degli autori), l’analisi mensile della congiuntura, con un occhio costante sui mutamenti di fondo dei sistemi socio-economici, esce solo su FIRSTonline. Da domani l’edizione di luglio 2023. Buona lettura.