Condividi

Ecofin, boicottaggio Ue: presenti solo 8 ministri su 27 (Giorgetti c’è). Assenti anche i commissari Ue, falliscono le riunioni

La Commissione Ue e i governi di molti Stati membri hanno deciso di boicottare l’Ecofin di Budapest per protestare contro l’atteggiamento di Orbán, che ha usato il suo ruolo per incontrare Putin

Ecofin, boicottaggio Ue: presenti solo 8 ministri su 27 (Giorgetti c’è). Assenti anche i commissari Ue, falliscono le riunioni

Nessun commissario europeo e solo otto ministri su ventisette. Parte così l’Ecofin di Budapest, con la commissione europea e molti governi dell’Ue che hanno deciso di boicottare la riunione informale dei ministri delle Finanze della zona euro e dell’Unione europea per protestare contro l’atteggiamento della presidenza ungherese dell’Ue, dopo che Viktor Orbán ha usato questo ruolo per incontrare Vladimir Putin a luglio. Una visita che non è andata giù a nessuno, sollevando innumerevoli polemiche dentro e fuori dall’Unione Europea. Non erano piaciute nemmeno la missioni di Orbán in Cina e in Ucraina, effettuate entrambe senza mandato concordato a livello dell’Unione europea.

Solo otto i ministri presenti all’Ecofin, c’è Giorgetti 

Non era mai successo prima. All’Ecofin di Budapest sono presenti solo otto ministri, meno di un terzo del totale: tra questi c’è Giancarlo Giorgetti, insieme agli omologhi Slovenia, Malta, Lussemburgo, Cipro, Belgio e Croazia, oltre ovviamente al ministro ungherese Varga. Gli altri 19 Stati membri sono rappresentati da sottosegretari o funzionari. Partecipa il presidente Eurogruppo Pascal Donohoe, non partecipa invece la Commissione europea con i responsabili dei portafogli finanziario (Valdis Dombrovskis) ed economico (Paolo Gentiloni). Al posto loro ci sono i direttori generali. 

“Ci sono le condizioni per riunioni di successo”, ha affermato il ministro ungherese Varga, facendo buon viso a cattivo gioco. “Non sono deluso: ogni Paese prende le proprie decisioni in merito al livello di rappresentanza ed è libero di decidere quale sia la persona adatta”, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sul boicottaggio.

Ecofin: falliscono le riunioni

E il boicottaggio sembra essere andato a buon fine dato che, di fatto, le riunioni di Eurogruppo ed Ecofin procedono rapidamente verso un fallimento. Secondo Radiocor, che cita Fonti Ue, la conferenza stampa finale dell’Ecofin sarà anticipata alla metà pomeriggio di oggi mentre tradizionalmente viene organizzata al termine della seconda giornata delle riunioni informali. Per domani è confermata invece una discussione sulle tendenze e sulle politiche demografiche in Europa e gli effetti sulla sostenibilità del debito pubblico, ma non si prevede un incontro con la stampa.

C’è Christine Lagarde

Al vertice è invece presente la presidente della Bce Christine Lagarde, all’indomani dell’annuncio del secondo taglio dei tassi d’interesse del 2024 da parte dell’Eurotower, che secondo le previsioni dovrebbe avere un faccia a faccia con il ministro Giancarlo Giorgetti. Un incontro che si tiene dopo le polemiche sollevate dal governo italiano sui tassi d’interesse. Giovedì, infatti, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello delle Imprese, Adolfo Urso, avevano affermato che da Francoforte servirebbe “più coraggio”. “La Bce faccia quello che ritiene opportuno, ma non dobbiamo cedere a capricci rigoristi che danneggiano l’economia di tutti, anche della Germania”, ha detto Tajani.

La risposta di Lagarde è arrivata proprio nel corso della conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo. Interpellata dai giornalisti, la presidente della Bce ha detto: “La Banca centrale europea è un istituto indipendente”, “è chiaramente previsto nei trattati” e “non siamo soggetti a pressioni politiche di alcun tipo”.

(Ultimo aggiornamento: ore 13.00 di venerdì 13 settembre).

Commenta