Dal tesoriere del presidente francese François Hollande (di cui Le Monde pubblica il caso), azionista di due società offshore alle Cayman, a duecento nomi italiani di cui i primi quattro saranno rivelati domani dall’Espresso. E’ lo scandalo mondiale dell’evasione fiscale, frutto di un’inchiesta giornalistica condotta da un consorzio internazionale di giornalisti sui conti esteri di politici e personalità in vista in tutto il mondo.
Il nuovo Wikileaks mette alla luce un club globale degli evasori che nascondo il denaro nei paradisi fiscali come le isole Cayman, di cui farebbero parte anche 200 italiani. La documentazione, della quale su tutti i grandi siti si parla come “il più duro attacco al buco nero dell’economia mondiale” è composta da migliaia di file raccolti in poco più di un anno da un team internazionale di giornalisti.
Per l’Italia l’Espresso pubblica in esclusiva l’inchiesta realizzata dal media network di Washington. Il settimanale, nel numero in edicola domani, presenta le prime quattro storie di italiani che hanno un ruolo in due colossali conglomerati di società offshore creati nei paradisi fiscali delle Cook Islands e delle British Virgin Islands. La prima riguarda Gaetano Terrin, all’epoca commercialista dello studio Tremonti: “Un trust delle Cook Islands, paradiso fiscale della Polinesia – è l’anticipazione del periodico – che ha come custode Gaetano Terrin, all’epoca commercialista dello studio Tremonti. Una società offshore nelle Isole Vergini che indica come beneficiario Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom. Un complesso sistema finanziario legato a tre famiglie lombarde di imprenditori e gioiellieri. Infine un trust che riporta come direttori i commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini, che hanno incarichi professionali nei più importanti gruppi italiani”.