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Ecco i criteri della Bce per gli stress test delle grandi banche. Saccomanni:”Nulla da temere”

Analisi approfondita al via a novembre su tre punti: valutazione dei rischi, qualità attivi e tenuta dei bilanci – Per gli stress test parametro dell’8% per il capitale primario di classe 1 secondo la definizione della quarta direttiva e del regolamento sui requisiti patrimoniali – Saccomanni: “Il sistema bancario italiano tra i più solidi”

Ecco i criteri della Bce per gli stress test delle grandi banche. Saccomanni:”Nulla da temere”

“L’Italia non ha nulla da temere, il sistema bancario italiano si è dimostrato tra i più solidi di tutte le economie avanzate nonostante una crisi lunghissima che ha messo in ginocchio altri sistemi, è certamente uno tra quelli meglio vigilati”. Lo ha detto il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni sull’esame delle banche da parte della Bce affermando che “consente di muovere un ulteriore passo nella direzione dell’Unione bancaria, pietra importante nella costruzione di una effettiva Unione Economica e Monetaria”

Oggi l’Eurotower ha reso noti i criteri con cui le grandi banche saranno sottoposte all’analisi approfondita che inizierà a novembre e durerà 12 mesi. La Bce procederà infatti ad esaminare i rischi, la qualità degli attivi e a una prova di stress con l’obiettivo di migliorare la trasparenza, individuare ed intraprendere eventuali azioni correttive e rafforzare la fiducia.

Tre sono gli elemeti su cui si articola l’analisi come riportati dal comunicato Bce:

1) un’analisi dei rischi a fini di vigilanza, allo scopo di valutare, in termini quantitativi e qualitativi, i fattori di rischio fondamentali, inclusi quelli sotto il profilo della liquidità, della leva finanziaria e del finanziamento;

2) un esame della qualità degli attivi intesa a migliorare la trasparenza delle esposizioni bancarie attraverso un’analisi della qualità dell’attivo delle banche, ivi compresa l’adeguatezza sia della valutazione di attività e garanzie, sia dei relativi accantonamenti;

3) una prova di stress per verificare la tenuta dei bilanci bancari in scenari di stress. I tre elementi sono strettamente interconnessi. La valutazione è effettuata a fronte di un parametro di riferimento dell’8% per il capitale primario di classe 1 ( Common Equity Tier 1) attingendo alla definizione data nella quarta direttiva e nel regolamento sui requisiti patrimoniali, comprese le disposizioni transitorie, tanto per l’esame della qualità degli attivi quanto per lo scenario di base della prova di stress. I dettagli in merito alla prova di stress saranno annunciati in un secondo momento, in coordinamento con l’Autorità bancaria europea. “Il termine ultimo per gli stress test sulle banche non è stato ancora fissato”, ha precisato Ignazio Angeloni, responsabile del direttorio Bce per la stabilità finanziaria, oggi a Francoforte, secondo quanto scrive Bloomberg.

Al termine della valutazione approfondita i risultati verranno diffusi in forma aggregata, a livello di paesi e banche, insieme ad eventuali raccomandazioni sulle misure di vigilanza. E saranno pubblicati prima dell’assunzione del ruolo di vigilanza da parte della Bce nel novembre 2014, parte del meccanismo di vigilanza unico. “La valutazione – spiega la Bce nella nota – rappresenta un passo importante verso la realizzazione del meccanismo di vigilanza unico e, più in generale, verso una maggiore trasparenza dei bilanci bancari nonché coerenza delle prassi di vigilanza in Europa”. Così come ribadito anche dal presidente Mario Draghi: “una valutazione approfondita unica applicata in modo uniforme a tutte le banche significative, che rappresentano circa l’85% del sistema bancario dell’area dell’euro, segna un importante passo avanti per l’Europa e per il futuro dell’economia dell’area. La trasparenza sarà il suo obiettivo primario. Ci attendiamo che la valutazione rafforzi la fiducia del settore privato nella solidità delle banche dell’area dell’euro e nella qualità dei loro bilanci”.

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