I 12 trend
Mark Coker è il fondatore di Smashwords, una piattaforma di self-publishing e di distribuzione di ebook con sede a Los Gatos, una cittadina a sud-ovest di San Francisco con 30mila abitanti. A Los Gatos ha sede anche Netflix, la società che sta guidando il mondo verso lo streaming.
Smashwords è una delle realtà più interessanti della nuova editoria, nata dal niente intorno al Kindle. È anche uno degli osservatori migliori per scrutare il futuro di questo nuovissimo comparto dell’industria del libro. Ogni inizio anno Mark Coker posta sul suo blog, ospitato da “The Huffington Post”, le previsioni sull’industria del libro che nel 2015, ci dice Mark, vedrà un rallentamento della crescita con rischi e opportunità per gli autori e tutti i player di questa industria. Lo scenario, comunque, non resterà immobile e avremo delle evoluzioni interessanti. Ecco le 12 previsioni di Coker. Sono solo congetture, ma, in genere, Coker c’azzecca proprio perché si trova nel posto giusto e osserva moltissimo.
1. Sempre più autori sceglieranno il self-publishing, rafforzando così il movimento degli autori indipendenti.
2. La quota del mercato degli ebook del self-publishing crescerà.
3. I lettori a schermo continueranno ad aumentare, ma con un tasso di sviluppo inferiore rispetto al passato.
4. Il 2015 sarà un anno stagnante per i ricavi degli autori autopubblicati e di quelli tradizionali.
5. Crescerà la concorrenza degli autori tradizionali nei confronti di quelli autopubblicati come conseguenza di una politica dei prezzi più aggressiva da parte degli editori tradizionali.
6. I grandi editori intensificheranno l’utilizzo dei contenuti gratuiti.
7. Il gratis perderà di efficacia e il proprio ascendente diminuirà presso gli autori autopubblicati.
8. Molti autori indipendenti abbandoneranno il campo a causa di risultati economici inferiori alle loro aspettative.
9. La gestione del tempo da parte degli autori sarà un fatto decisivo. Gli autori dovranno concentrarsi sulla scrittura e mettere in mora altre attività che consumano tempo.
10. Le nuove regole sul pagamento dell’IVA in Europa ammortizzeranno le vendite di ebook nel vecchio continente portando meno soldi nelle tasche degli autori che dovranno assorbire il costo dell’IVA che ovunque è superiore al 3% del Lussemburgo che è l’IVA che fino al 31 dicembre 2014 si applicava agli ebook acquistati su Amazon.
11. Amazon userà Kindle Unlimited per pagare di meno gli autori. Malgrado questa decurtazione gli autori indipendenti non abbandoneranno il programma.
12. Ci sarà un ritorno ai fondamentali della scrittura: nel 2015 gli autori per essere besteller dovranno seguire delle precise e verificate regole di comportamentoSoffermiamoci su questi ultimi due punti per approfondirli sempre secondo la visione di Mark Coker.
Kindle Unlimited (KU)
Qualunque cosa si pensi di Kindle Unlimited, è un fatto che lo streaming è qualcosa che porterà una rivoluzione nell’industria del libro. Oggi molti autori lamentano una sostanziosa diminuzione dei ricavi, mentre altri sono convinti che KU aiuti ad estendere la base dei lettori. KU avrà un effetto imponente sulla situazione del 2015. A differenza dei servizi concorrenti, come Oyster e Schrib che permettono agli autori e agli editori di stabilire il prezzo e ricevere un quota definita per ogni ebook ritenuto letto (Smashwords gli riserva una quota del 60%), KU trae le proprie risorse da un fondo comune e paga gli autori non sulla base del prezzo di vendita, ma li compensa in base al numero dei lettori in rapporto alle dimensioni del fondo determinato da Amazon di mese in mese in forza dei libri che hanno i requisiti per essere considerati letti. È un meccanismo complicato da capire, perché non è trasparente. È come se Amazon dicesse agli autori che hanno venduto un libro “Tra qualche settimana deciderò quanto pagartelo”.
Questo non sarebbe un problema se Amazon fosse un partner ben disposto che si impegna seriamente a retribuire gli editori e gli autori con il 70% di royalty come avviene di solito. Ma non è così. A novembre 2014 Amazon ha pagato appena $1,39 per ogni ebook che ha soddisfatto ai requisiti di lettura a prescindere dal numero di pagine del libro o dal suo prezzo. $1,39 è un margine ottimo se il libro costa 99 centesimi (un libro a 99 centesimi venduto su Amazon frutta una royalty di 34 centesimi). Se, invece, il prezzo è $3,99 e le royalty standard è del 70% pari quindi a $2,80, allora KU le dimezza dal 70 al 35 per cento. Adesso su KU le royalty di autori ed editori sono di fatto il 35%.
KU costituisce per Amazon il capolinea del modello agenzia di ripartizione delle royalty. Come si ricorderà il modello agenzia era il nocciolo della disputa con Hachette, uno degli editori tradizionali maggiori. Il modello agenzia richiede ad Amazon di girare il 70% del prezzo di vendita agli editori senza poter effettuare sconti se non autorizzati. La piattaforma KDP di self-publishing è equivalente al modello agenzia con la differenza che Amazon può scontare il prezzo per adeguarlo a quello più basso presente sul mercato. Con KU questo modello scompare perché il nucleo della sua ragion d’essere, cioè il prezzo del libro, diventa irrilevante nel calcolo delle royalty. Inoltre Amazon si prende la libertà di pagare gli autori meno del 70% di royalty.
Mettendo KU su una corsia preferenziale, Amazon disincentiva i clienti dal comprare singoli ebook. Dato che su KU ci sono 700mila titoli, anche il più vorace lettore ha un milione di ragioni in meno per non acquistare un ebook a prezzo pieno. Per i lettori che guardano al prezzo, un ebook da $2,99 o $3,99 è costoso quando possono leggerlo (o leggerne uno simile) gratuitamente in virtù del loro abbonamento mensile. Il catalogo KU è quasi interamente costituito da titoli di autori o editori indipendenti che aderiscono al programma KDP Select con la clausola dell’esclusiva. Senza l’appoggio e l’adesione degli autori indipendenti, KU non ci sarebbe.Nel 2015 gli autori indipendenti faranno un passo indietro per dire no a KU? Malgrado un’intera legione di autori sia scontenta di come stanno andando le cose, sono sicuro che gli autori non abbandoneranno KU. Finora i tanti dubbi sui pericoli dell’esclusiva sono stati messi da parte e gli autori indipendenti hanno continuato ad aderire al programma. Anche se 100mila autori decidessero di ritirarsi, Amazon avrebbe ancora la massa critica necessaria per offrire ai lettori una scelta vastissima per aderire a KU e fare in modo che questi non acquistino più ebook singoli. È un fatto che molti autori indipendenti vendono poco e non c’è dubbio che alcuni di loro si faranno ammaliare dalla sirena del KDP Select e decideranno che guadagnare $1,39, o di meno, è meglio di niente. Questo stato di cose contribuirà a rendere ancor più scivoloso il pendio su cui stanno scivolando i guadagni di tutti gli autori compresi quelli tradizionali.
Ritorno ai fondamentali
La formula del successo non è così complicata come quella per mandare una missione su Marte. Per costruire un bestseller si devono seguire delle semplici ma rigorose regole. Per ogni regola eseguita bene l’autore guadagna punti preziosi. Riportiamo quelle che sono per Marl Coker le sperimentate regole del successo nel mondo dell’industria del libro.
1) L’autore deve scrivere un super-impressionante e stupefacente libro che lasci senza fiato il lettore in quanto riesce ad appagarlo sul piano emotivo. Questa regola si applica sia alla narrativa che agli altri generi.
2) Un libro deve essere editato e redazionato in modo professionale, non ci devono essere trascuratezze che appaiano come tali.
3) Il libro deve avere una magnifica immagine di copertina che lo faccia scoprire dai lettori e lo renda desiderabile ai loro occhi.
4) Il prezzo deve essere corretto.
5) Occorre pubblicarlo in prenotazione. Le prenotazione sono uno dei più efficaci strumenti di promozione per le novità librarie. La prenotazione consente di mettere in commercio il titolo in anticipo dandogli visibilità e avvantaggiandolo per il giorno del lancio.
6) Bisogna evitare l’esclusiva e distribuire il titolo nel modo più ampio possibile, offrendolo a tutti i rivenditori.
7) Scrivere un altro libro, rinfrescarsi e rimettersi a lavorare. Sì, almeno una doccia ci vuole. Prendetevi pure il tempo di farla.