Pesante tonfo per il titolo E.On dopo l’annuncio dell’addio al piano di spin-off delle attività nucleari in Germania. Alle ore 11,15 E.On subisce un crollo del 6,5%.
Il colosso tedesco dell’energia ha comunicato di voler mantenere il business del nucleare all’interno della nuova E.On che comprenderà le attività sulla rete di distribuzione, la produzione da rinnovabili e la gestione dei clienti e che partirà, come ha confermato il ceo Johannes Teyssen, il prossimo primo gennaio. Nella seconda società, Uniper, saranno presenti, invece, le attività di estrazioni da fonti fossili.
In un comunicato E.ON ha spiegato di non considerare più il nucleare un asset strategico, anche in virtù della decisione del governo tedesco di chiudere il capitolo sul nucleare dopo il disastro di Fukushima modificando la Legge sull’Energia Nucleare. Il governo sembra ora intenzionato a scaricare sui proprietari degli impianti nucleari, il costo del loro smaltimento (e il gruppo tedesco ne possiede tre). E.ON prevede di registrare nel trimestre attuale svalutazioni nella dimensione di miliardi di euro, in una fascia compresa tra 5 e 10 miliardi. Le svalutazioni porteranno E.ON a registrare un utile netto negativo per l’esercizio 2015. Confermate le attese per l’utile netto adjusted (escluse le partite straordinarie rappresentate, appunto, dalle svalutazioni) a 1,4-1,8 miliardi di euro e 7-7,6 miliardi di ebitda.