Con la scomparsa dopo una lunga malattia di Luigi Spaventa l’Italia non perde solo un finissimo economista ma un uomo di grande rettitudine e di forte impegno civile.
Ordinario di politica economica all’Università La Sapienza di Roma, Spaventa è stato per diverse legislature parlamentare della Sinistra indipendente senza mai rinunciare alla sua autonomia di giudizio e poi ministro del Bilancio con i governi Amato e Ciampi.
Nel ’94 sfidò alle elezioni per la Camera Silvio Berlusconi.
In seguito Spaventa è stato presidente della Consob. Per molti anni è stato anche commentatore economico del quotidiano La Repubblica.
Era apprezzato da tutti per il rigore delle analisi e per i suoi giudizi taglienti ma di grande onestà intellettuale. E’ una perdita per tutto il Paese.