È morto a novantesei anni Enrico Braggiotti, banchiere storico della finanza italiana.
Nato in Turchia nel 1923, ha lasciato insieme alla famiglia la terra che gli ha dato i natali alla volta del Principato di Monaco. Dopo gli studi in economia approda alla Banca Commerciale Italiana – banca di riferimento della grande industria italiana – che gli consente di spostarsi nel corso degli anni Cinquanta tra il Marcocco e l’Italia. Nel 1960 è alla Direzione centrale a Milano, nel 1965 è membro del Comitato di Direzione centrale, poi amministratore delegato nel 1984 e presidente nel 1988.
Gli anni Ottanta italiani hanno visto una profonda trasformazione del sistema bancario verso la globalizzazione finanziaria, in particolare la privatizzazione delle banche nazionali, di cui Mediobanca rappresenta uno dei casi più emblematici. La Banca Commerciale è all’avanguardia in questo percorso, grazie al contributo nell’ambito della privatizzazione che Enrico Braggiotti apporta in virtù della sua posizione.
Nel 1990 Enrico Braggiotti lascia la presidenza della Banca Commerciale Italiana e torna nel Principato di Monaco dove assume la presidenza della Compagnie Monegasque de Banque. Due anni dopo gli viene conferita la nazionalità monegasca.
Nel 2004, il Gruppo monegasco azionario della Compagnie Monégasque de Banque decide di vendere la sua partecipazione a Mediobanca, mentre nel 2006, Enrico Braggiotti lascia la presidenza.
Da sua moglie Madga de Portu ha avuto quattro figli, Gianluca, Gerardo, anch’egli banchiere, Sandra e Silvana.