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E’ morto Ciampi: ha portato l’Italia in Europa e riscoperto l’orgoglio nazionale

Carlo Azeglio Ciampi si è spento a 95 anni in una clinica romana – E’ stato governatore della Banca d’Italia, più volte ministro del Tesoro, primo premier non parlamentare e presidente della Repubblica – Ha conquistato gli italiani con la sua sobrietà e un autentico senso di nazione

E’ morto Ciampi: ha portato l’Italia in Europa e riscoperto l’orgoglio nazionale

L’Italia dice addio a Carlo Azeglio Ciampi, che si è spento questa mattina in una clinica romana all’età di 95 anni. È stato il decimo presidente della Repubblica dal 1999 al 2006 e in precedenza aveva ricoperto il ruolo di governatore della Banca d’Italia per per 14 anni, dal 1979 al 93. È stato inoltre il primo presidente del Consiglio non parlamentare nella storia della Repubblica (1993-94) e più volte ministro.

Immediate le manifestazioni di cordoglio da tutto il Paese. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha scritto su Twitter: 



Nato nel 1920 a Livorno, in gioventù Ciampi aderì al Partito d’Azione, ma in seguito non aderì più ad alcun partito politico. Conseguì la laurea in Lettere nel 1941, discutendo una tesi in filologia classica e letteratura greca alla Scuola normale superiore di Pisa. Qui conobbe Franca Pilla, sua futura moglie. Fu chiamato alle armi nello stesso anno con il grado di sottotenente nel corpo automobilistico e inviato in Albania.

Quando fu siglato l’armistizio dell’8 settembre 1943, Ciampi rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e si rifugiò a Scanno, in Abruzzo. Nel 1946 sposò Franca Pilla, conseguì una seconda laurea, in giurisprudenza, presso l’Università di Pisa e partecipò al concorso che lo fece entrare come impiegato in Banca d’Italia, dove rimase per 47 anni (compresi i 14 da governatore).

Considerato come figura fondamentale per l’adozione dell’euro, da ministro del tesoro (1996-1999) nei governi Prodi I e D’Alema I si adoperò per ridurre il debito pubblico italiano in vista degli obblighi imposti dal trattato di Maastricht, consentendo l’accesso dell’Italia alla moneta unica.

Come Presidente della Repubblica, Ciampi ha conferito l’incarico a tre Presidenti del Consiglio: Massimo D’Alema (del quale ha respinto le dimissioni di cortesia presentate nel 1999), Giuliano Amato (2000-2001) e Silvio Berlusconi (2001-2006).

Sempre durante il settennato al Quirinale, Ciampi ha nominato cinque senatori a vita: Rita Levi-Montalcini (2001), Emilio Colombo (2003), Mario Luzi (2004), Giorgio Napolitano e Sergio Pininfarina (2005).

Ciampi alla presentazione del libro “Carlo Azeglio Ciampi: da Livorno al Quirinale, storia di un italiano – Conversazione con Arrigo Levi”, edito da Il Mulino.

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