È morto Antonio Catricalà, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex Garante dell’Antitrust. Il manager di Stato è stato trovato morto nella sua casa di Roma, nel quartiere Parioli.
Secondo una prima ricostruzione, Catricalà si è suicidato sparandosi un colpo di pistola. Sul posto sono presenti la Polizia e la Scientifica, la Procura ha aperto un’indagine. Ad aver dato l’allarme è stata la moglie, che si trovava in casa al momento dello sparo.
Sessantanove anni appena compiuti, Catricalà era un avvocato cassazionista. È stato magistrato del Consiglio di Stato della Repubblica italiana, e dal 2005 al 2011 aveva ricoperto l’incarico di presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. È stato per due volte sottosegretario alla presidenza del Consiglio, la prima dal 2001 al 2005 (Governo Berlusconi), la seconda dal 2011 al 2013 (Governo Monti). Successivamente aveva ricoperto il ruolo di viceministro al ministero dello Sviluppo Economico (Governo Letta), dal maggio del 2013 al febbraio del 2014.
Il 30 giugno 2015 Catricalà era stato nominato presidente dell’OAM (Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi). Il 20 aprile 2017 era diventato presidente di Aeroporti di Roma, la società che gestisce l’aeroporto di Fiumicino. Pochi giorni fa era stato nominato presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture. È stato anche professore di ruolo in Diritto Privato presso l’Università Unipegaso nonché professore a contratto di Diritto dei Consumatori all’Università LUISS Guido Carli.
L’aula del Senato ha rispettato un minuto di silenzio, su invito della presidente Elisabetta Casellati, in memoria di Antonio Catricalà. Casellati ha informato i presenti di quanto accaduto, esprimendo “il cordoglio personale e dell’Assemblea” alla famiglia. Di Antonio Catricalà si ricordano molto bene all’Antitrust. “È stato un vero civil servant“, Giovanni Calabrò, direttore generale della Tutela del consumatore dell’Antitrust, ricorda così Antonio Catricalà, morto a Roma al 69 anni. “È stato un civilista e amministrativista raffinato – ha dichiarato Calabrò – Intuì per primo l’importanza di una effettiva tutela del consumatore. Ebbe una grande capacità di innovazione”.
Catricalà collaborò con la Banca d’Italia nella fase di passaggio delle competenze da Banca d’Italia all’Antitrust, ricorda Calabrò, “costituendo a gennaio 2006 la direzione Credito di Concorrenza e avviando lo stesso giorno la prima indagine conoscitiva sui costi reali dei conti correnti bancari”. Catricalà è stato un innovatore nelle disciplina della tutela dei consumatori, sottolinea Calabrò nel suo ricordo.