Lo spread si avvicina alla soglia Monti (287 punti): tocca i 290 per poi chiudere a 295 con rendimento in calo al 4,38%. Bene Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,10%. Madrid sale dell’1% dopo il balzo degli ordinativi all’industria del 5,2% nel mese di ottobre. Ottimismo anche ad Atene dove l’indice sale del 4,81%.
Sulla scia della promozione di S&P di sei gradini da Sd. Default selettivo a B- con outlook stabile. I rendimenti dei bond greci sono ai minimi di 21 mesi. Francoforte sale dello 0,19%. Oggi è stato diffuso l’indice Ifo di dicembre che ha segnato un rialzo sopra le attese a 102,4 punti da 101,4 di novembre, Parigi , Londra +0,43%. L’euro viaggia a quota 1,3260 mentre il petrolio Wti sale a 89,12 dollari al barile (1,35%).
A Wall Street si muvono deboli. Dopo aver girato in negativo nel pomeriggio alla chiusura dei mercati europei il Dow Jones cede terreno poco sotto la parità e il Nasdaq si muove poco sopra. Le costruzioni di case nuove negli Stati Uniti calano in novembre del 3% a un tasso annualizzato di 861.000 unità. I permessi edilizi sono saliti del 3,6% a un tasso di 899.000 unità, ai massimi da luglio 2008. Nuove tensioni sul fronte del fiscal cliff: la Casa Bianca ha minacciato il veto al piano B dello speaker della camera, John Boehner, che prevede aumenti delle tasse solo per chi guadagna più di un milione di dollari l’anno.
A Piazza Affari Buzzi Unicem balza del 6,63% in scia al giudizio di Deutsche Bank che ha alzato la raccomandazione a buy da hold. In evidenza anche Tenaris +3,11% e Parmalat +2,6%. Corrono le banche: Ubi +4,43%, Unicredit +3,20% Banco Popolare +1,62% Intesa +0,31%. Mps perde slancio e chiude sulla parità +0,04%.
Domani si riuniranno i cda di Unipol (+1,38%) Fonsai (-0,70%), Premafin e Milano assicurazione per stabilire i concambi per il via libera alla fusione e aggiornare il piano industriale della nuova compagnia. Rcs cede l’1,11%. Oggi il gruppo ha dato il via libera al piano che prevede che nel 2015 il digitale raggiunga il 25% del fatturato dal 14% attuale.
Erg conferma in chiusura il balzo a +9,85% in scia al varo del nuovo piano strategico al 2014 che prevede 500 milioni di investimenti e un margine operativo lordo di 600 milioni e dopo aver confermato i target finanziari per il 2012 e l’attuale politica dei dividendi. In fondo al Ftse Mib Finmeccanica e Pirelli -0,74%.