C’è anche qualcosa di italiano nel nuovo megayacht Azzam, che si aggiudica il podio nella sua categoria, spodestando e distaccando l’imbarcazione del magnate russo Abramovich.
Il megapanfilo, uscito venerdì dal cantiere tedesco Lürssen, a Brema, può vantare alcuni concept sviluppati dallo studio milanese Nauta Yachts, in particolare il design esterno dello yacht, dalla waterline al ponte superiore. Gli interni sono invece stati disegnati dal francese Christophe Leoni.
Il nuovo yacht, commissionato dal principe saudita al-Walid bin Talal, è il nuovo dominatore dei mari sia per le dimensioni, 180 metri di lunghezza contro i 162,5 di quello di Abramovich, sia per il costo, 500 milioni di euro rispetto ai 340 milioni spesi dal magnate russo.
Tra le risorse di cui dispone l’imbarcazione Azzam, che in arabo significa “determinazione”, si possono annoverare un sistema antimissile, un minisottomarino, due eliporti, un cinema e una discoteca.
Non da ultimo Azzam è da record anche per le prestazioni: la velocità raggiungibile è di oltre 30 nodi, un vero prodigio della tecnica per una nave comunque pesantissima.