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Duello tra Juventus e Milan per Lavezzi. Guarin o Vidal per il Manchester United

Nonostante si trovi dall’altra parte del mondo, la Juventus si continua a muovere sul mercato. E dall’Australia filtra la voce secondo cui Massimiliano Allegri avrebbe chiesto come rinforzo nientemeno che Ezequiel Lavezzi. Non proprio un obiettivo qualunque, ma uno dei pezzi pregiati della faraonica rosa del Paris Saint Germain. Alessandro Moggi si sta muovendo su mandato della Juventus, che al momento non ha ancora fatto una richiesta formale ai francesi. Ma i contatti con il procuratore dell’argentino, Alejandro Mazzoni, sono pressoché quotidiani, e qualora Lavezzi manifestasse la volontà di lasciare Parigi (specialmente nel caso in cui arrivasse anche Di Maria) la Juve non vuole farsi trovare impreparata. Il problema maggiore riguarda l’ingaggio, perchè il Pocho prende cinque milioni di euro all’anno e Marotta dovrebbe offrirgli altrettanto con un contratto di quattro anni, per un investimento (prezzo del cartellino escluso) che al lordo ammonterebbe a 40 milioni di euro.

Il nome di Lavezzi è stato uno di quelli messi sulla tavola di Arcore, dove ieri sera si è tenuto il quinto vertice di mercato tra Berlusconi, Galliani e Inzaghi. I tre hanno fatto il punto della situazione, cercando di pianificare le future strategie. Inzaghi ha ribadito la necessità di un esterno d’attacco, e Lavezzi potrebbe fare al caso suo. Come per la Juve, il nodo principale riguarda l’ingaggio, oltre al fatto che l’argentino si dovrebbe accontentare di una stagione senza il prestigioso palcoscenico della Champions League. L’alternativa è rappresentata da Douglas Costa, 23enne mancino brasiliano dello Shakthar Donetsk, che vorrebbe lasciare in fretta e furia l’Ucraina dopo la guerra scoppiata nel paese. La valutazione, però, è di almeno 25 milioni di euro, e poco consolano i buoni rapporti tra il procuratore del giocatore, Kia Joorabchian, e Adriano Galliani. Gli ucraini non lo vogliono svendere, e la concorrenza di altre squadre è pericolosa. Sembra essersi raffreddata la pista che porta ad Alessio Cerci (il preferito da Filippo Inzaghi), a causa della valutazione di 18-20 milioni di euro (non trattabile) fatta da Urbano Cairo. Il Milan non vorrebbe andare oltre i 13-15, ma da qui alla fine del mercato tutto può ancora succedere. A Silvio Berlusconi l’ultima parola: se a fine serata ha dato il suo benestare per un acquisto, Galliani si metterà subito al lavoro.

In casa Inter tutto ruota attorno al nome di Guarin, nel remake del film già visto lo scorso gennaio. Ausilio ha stabilito la cifra (14-15 milioni), chi è interessato si faccia avanti. Oltre alla Juventus (da valutare se Allegri la pensa come Conte che lo aveva individuato come possibile sostituto di Vidal) c’è l’interesse del Manchester United, che virerebbe sul colombiano qualora non riuscisse a strappare Vidal (il vero obiettivo di Van Gaal) alla Juventus. Meno interessante la proposta del Tottenham, che ha messo sul piatto 12 milioni di euro più l’attaccante Soldado, il quale però non interessa particolarmente a Mazzarri. L’allenatore nerazzurro ha indicato in un esterno d’attacco la pedina mancante, e l’identikit ha un nome preciso, quello di Biabiany. L’offerta al Parma per ora è di 3-4 milioni più Schelotto, ma gli emiliani chiedono il doppio dei soldi. Ecco perché la cessione di Guarin diventa l’ago della bilancia del mercato nerazzurro. Non solo, perché con i soldi restanti, Ausilio sarebbe pronto all’assalto decisivo per riportare Rolando in nerazzurro, sfoltendo ulteriormente la rosa con le partenze dei vari Laxalt, Campagnaro, Mbaye e Silvestre. Depositato in Lega il contratto di Medel, arrivato non in prestito ma a titolo definitivo.

Aria tesa a Napoli dove nei giorni scorsi alcuni tifosi hanno esposto uno striscione che recitava “Osare non fa male” all’indirizzo del presidente Aurelio De Laurentiis, tacciato dai suoi sostenitori di immobilismo sul mercato, dove sino a questo momento ha messo a segno soltanto il colpo Koulibaly per la difesa. Per il resto calma piatta, nonostante Benitez abbia espressamente richiesto alcuni giocatori per rinforzare la squadra attesa, tra l’altro, dal non facile impegno nel playoff di Champions League contro l’Athletic Bilbao. Il primo nome sulla lista resta quello di Marrouane Fellaini del Manchester United (nulla conta il fatto che il club inglese abbia ufficializzato i numeri di maglia per la prossima stagione, dandogli il 31). Il centrocampista ha già detto di volersene andare e il Napoli ora starebbe facendo dei passi per avvicinare la richiesta del club inglese che vuole 4,5 milioni per il prestito di un anno. De Laurentiis non voleva andare oltre i 2,5 e potrebbe spingersi fino a 3. Sul nodo ingaggio, secondo la stampa inglese, l’accordo tra i due club c’è già: i 125 mila euro a settimana verranno divisi a metà tra Napoli e United.

L’alternativa risponde al nome di Jonathan De Guzman, centrocampista 27enne del Villarreal, lo scorso anno in prestito allo Swansea. La trattativa è partita subito forte e il giocatore avrebbe dato già il suo benestare a trasferirsi alla corte di Benitez. Positivo l’incontro avvenuto con il procuratore del giocatore. Il Napoli, però, lo vorrebbe in prestito con diritto di riscatto, mentre c’è già un’offerta del Qpr che sarebbe disposto ad acquistarlo a titolo definitivo.

A Roma continua a tenere banco l’affare Benatia. Il Chelsea avrebbe formalizzato un’offerta di 37,5 milioni, che garantirebbe alla Roma una plusvalenza di 25 milioni. Da Londra, Mourinho ha fatto orecchie da mercante con un “Non siamo interessati a Benatia” cui non crede nessuno, al punto che in casa giallorossa stanno seriamente riflettendo sulla proposta. Non solo, perchè Sabatini sta già sondando il mercato a caccia di un sostituto: i nomi caldi sono quelli di Basa (Lille), Chiriches (Tottenham), Balanta (River Plate) e, soprattutto, Manolas dell’Olympiakos, su cui ci sarebbe però il forte interesse dell’Arsenal. Il tempo stringe, guai a farsi trovare impreparati.

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