Due centesimi a messaggio per finanziare la Protezione civile. Una nuova tassa contenuta nel decreto legge sul riordino e il finanziamento dell’ente nazionale presieduto da Franco Gabrielli. La tassa sugli sms è tra le forme di finanziamento previste. Una tassa che non ricadrà, almeno nelle intenzioni del governo, sull’utente. Per ogni sms inviato saranno i gestori telefonici a versare due centesimi di euro allo Stato.
Per finanziare il fondo destinato all’operazione di riordino, il Governo ha deciso di attingere dagli aumenti delle accise sulla benzina, ovvero cinque centesimi al litro di accise regionale e fino a cinque centesimi al litro di accise statale, e i due centesimi presi appunto dalla tassa sugli sms.