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Draghi: “Troppa liquidità produce bolle”

Troppa liquidità, generata da una politica monetaria troppo permissiva e protratta nel tempo, può alimentare bolle finanziarie. In un contesto simile, bassi tassi di interesse possono avere un effetto sulla capacità degli investitori di realizzare profitti e l’esistenza di una liquidità ampia può ridurre la spinta delle banche a tenere sotto controllo i rischi di credito. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso di un’audizione all’Europarlamento di Bruxelles. 

“Non c’è ancora un miglioramento dell’economia reale, sebbene ci siano segnali di stabilizzazione – ha continuato Draghi -. Il 2013 è iniziato con un quadro più stabile rispetto agli ultimi anni grazie alle riforme dei governi, ma servono sforzi più importanti perché la Ue possa emergere dalla crisi e ricreare fiducia e crescita”.

Gli indicatori economici “segnalano ancora debolezza all’inizio del 2013” sull’area euro, tuttavia “ci si attende che la debolezza economica venga seguita da una ripresa molto graduale più avanti nell’anno”.

Quanto alle tensioni sui cambi che hanno portato il G-20 nell’ultimo fine settimana a chiedere un impegno alle banche centrali per evitare una guerra delle valute, Draghi ha detto che “il tasso di cambio non è un obiettivo politico, ma è un elemento importante per la stabilità dei prezzi e la ripresa”.

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Tags: BceDraghiUe