“A più di un anno dall’inizio dell’emergenza purtroppo c’è una nuova ondata di contagi: nell’ultima settimana più di 150mila infezioni contro le 131mila della settimana precedente, un incremento di ricoverati quasi di 5000 persone, della terapia intensiva di seicento unità. Questi numeri impongono massima cautela” per “limitare il numero di morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie”. Comincia così il discorso pronunciato da Mario Draghi al termine della visita al nuovo hub vaccinale di Fiumicino effettuata con il ministro della Salute Roberto Speranza e con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Poche ore prima il consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge contenente la nuova stretta anti-contagio valida dal 15 marzo al 6 aprile.
Parlando proprio del decreto appena approvato, il Premier ha affermato: “Qualche giorno fa ho ringraziato gli italiani per la loro infinita pazienza. Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull’istruzione dei figli, sull’economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti. Sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti. Ma, a queste misure, si accompagna l’azione di governo a sostegno di famiglie e imprese e l’accelerazione della campagna vaccinale, che sola dà speranza di uscita dalla pandemia”, ha aggiunto Draghi.
LAVORO E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
Nel suo discorso, il Premier ha parlato delle novità su smart working, congedi parentali e sul bonus baby sitting inserite nel nuovo decreto: “Per venire incontro alle esigenze delle famiglie, abbiamo deciso, già nel decreto legge di oggi, di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. Per chi svolge attività che non consentono lo smart working, sarà riconosciuto l’accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting.”
DECRETO SOSTEGNO E NUOVO SCOSTAMENTO DI BILANCIO
“Il decreto che comprende tutte le altre misure di sostegno all’economia è previsto per la settimana prossima. Per questo i 32 miliardi già autorizzati sono interamente impegnati”. Il Premier ha anticipato che “ho intenzione di proporre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza, un nuovo scostamento di bilancio”.
LE RASSICURAZIONI SU ASTRAZENECA
Dopo gli stop imposti dagli altri Paesi europei e il blocco da parte dell’Aifa a un lotto del vaccino AstraZeneca, il Premier rassicura: “Nella giornata di ieri, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi. È una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l’efficacia dei sistemi di farmacovigilanza. Il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino.” “L”Ema sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo”, spiega. AstraZeneca, tra l’altro, ha comunicato proprio oggi un nuovo taglio alle consegne dei vaccini.
LA CAMPAGNA VACCINALE
Per quanto riguarda la campagna vaccinale il Presidente del Consiglio ha annunciato: “Di oggi è la conclusione del primo contratto tra un’azienda italiana e un’azienda titolare di un brevetto. Continueremo a sviluppare la capacità produttiva di vaccini in Italia”.
Sui vaccini, “ad oggi, si vedono già i primi risultati di un’accelerazione. Solo nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all’inizio di questo mese: è il doppio della media dei due mesi precedenti. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170.000 somministrazioni al giorno. L’obiettivo è triplicarlo presto. Abbiamo già ricevuto 7,9 milioni di dosi – ha aggiunto il premier -, ma contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane, anche a seguito della recente approvazione del vaccino Johnson & Johnson”.
“L’Italia ha scelto di cominciare la sua campagna vaccinale dal personale delle strutture sanitarie – ha detto Draghi -. Abbiamo proceduto a vaccinare nelle Rsa, dove vivono i nostri concittadini più fragili. Infine, abbiamo dato priorità agli ultra-ottantenni, insieme a chi opera nella scuola, nell’università e nel soccorso pubblico. Mentre completeremo la vaccinazione di queste categorie, procederemo rispettando un ordine dato dall’età e dalle condizioni di salute. A tutti, chiedo di aspettare il proprio turno, come ha fatto in maniera esemplare il Presidente della Repubblica. È un modo di mostrarci una comunità solidale”.