Gli operatori sono rimasti delusi dall’assenza di nuovi annunci da parte della Bce e dalla prospettiva di rischi di peggioramento dell’economia nei prossimi mesi. Dopo la conferenza di Mario Draghi le Borse europee sono così finite in territorio negativo e la moneta unica è risalita sul biglietto verde. Il cambio euro/ dollaro sale dello 0,3% a 1,1273. Sul finale di seduta il Ftse Mib ha però recuperato terreno e ha chiuso in rialzo dello 0,48%, così come Londra +0,18% mentre ha chiuso in rosso Parigi -0,34 e Francoforte -0,72%. Lo spread Btp-bund si è allargato a 123 punti e si è chiuso a 121 punti.
Nell’attesa riunione di oggi del direttorio della Bce, Mario Draghi ha lasciato i tassi invariati e ha confermato il programma Qe sono a marzo 2017 od “oltre se necessario”, con i comitati tecnici che sono al lavoro per “valutare tutte le opzioni per assicurare il giusto funzionamento del programma di acquisti”. Allo stesso tempo il presidente della Bce ha tagliato le stime del Pil 2017 e 2018 e rivisto al ribasso l’inflazione per il 2017.
Sul fronte dei dati macro di oggi si segnala che il Pil del Giappone è salito più del previsto: +0,7% contro attese per lo 0,2% e che in Cina agosto ha archiviato il primo rialzo (+1,5%) da 21 mesi per le importazioni.
In rialzo il greggio dopo il forte calo delle scorte Usa. Sia il Brent sia il Wti salgono di oltre il 3%. Il Brent guadagna a 49,77 dollari al barile, mentre il Wti sale a 47 dollari.
A Wall Street gli indici proseguono deboli in territorio negativo. Oggi oltreoceano è stato pubblicato il dato sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione che è risultato in calo confermandosi ai minimi storici. Le richieste sono infatti diminutite a 259mila, -4mila unità. Il dato si attesta in media sotto quota 300.000 da 79 settimane, la serie migliore
A Piazza Affari brilla Ferragamo +4,27% sulla scia della nomina di Paul Andrew direttore design per le calzature da donna, Bmps +3,65% sull’onda della promozione di Morgan Stanley e equal weight da underweight, Generali +2,5% e Banca Mediolanum +2,25%. bene anche Unicredit +2,06% che ha sfruttato le indiscrezioni sull’elevato interesse di potenziali compratori per l’asset manager Pioneer. Poste italiane invece è scivolata dello 0,31% in scia all’indiscrezione che vuole la società guidata da Francesco Caio tra gli interessati all’acquisto della società di asset management di Unicredit.
Vendite su Buzzi Unicem -4,11%, Campari -2,29%, Ferrari -1,53%, che finiscono in fondo al listino delle blue chip. Telecom Italia ha chiuso in rialzo dell’1,49% grazie al sostegno di Redburn che ha emesso una raccomandazione di acquisto sulle azioni della compagnia di tlc, con target di prezzo a 1,35 euro. Per gli analisti della casa le azioni di Telecom sono la migliore opportunità di investimento in Europa.