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Draghi: “Il Quantitative easing partirà lunedì 9 marzo”

Il Quantitative easing partirà ufficialmente lunedì 9 marzo. Lo ha annunciato oggi il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, al termine dell’a riunione del Consiglio direttivo dell’Eurotower che si è svolta questa mattina a Cipro. 
Il governatore ha precisato che la Bce può spingersi ad acquistare titoli di Stato con rendimenti negativi fino alla soglia del tasso ufficiale sui depositi (-0,20%).
Draghi ha comunque richiamato gli Stati alle loro responsabilità su riforme e risanamento: “Non ci sono spazi per l’autocompiacimento. E’ cruciale attuare rapidamente e in maniera decisa e credibile riforme strutturali, non solo per aumentare il potenziale di crescita ma anche per migliorare i redditi e incoraggiare le imprese investire”, il tutto continuando a rispettare i paletti previsti dal Patto di Stabilità e di crescita.

TASSI D’INTERESSE

Il board di Francoforte, in precedenza, aveva confermato la politica di allentamento monetario mantenendo il principale tasso d’interesse sull’euro al minimo storico dello 0,05%. Stabili anche i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginali (0,30%) e sui depositi depositi che le banche commerciali parcheggiano presso l’istituzione centrale (-0,20%).

LE STIME SULLA CRESCITA…

Inoltre, la Bce ha rivisto al rialzo le previsioni sulla crescita economica di Eurolandia: da +1 a +1,5% per il 2015 e da +1,5 a +1,9% sul 2016. Pubblicate anche le prime stime sul 2017, che parlano di una crescita pari al 2,1%.

…E QUELLE SULL’INFLAZIONE  

Quanto all’inflazione, la Banca centrale ha rivisto al ribasso le previsioni per quest’anno (da 0,7 a 0,0%), mentre ha corretto al rialzo le stime sul 2016 (da +1,3 a +1,5%). Per il 2017, invece, è atteso un +1,8%, vicino al target ufficiale della Bce, che punta a un tasso di rialzo dei prezzi “inferiore ma vicino al 2%”.

LA RIPRESA SI DOVREBBE “AMPLIARE E RAFFORZARE GRADUALMENTE” 

L’attività delle imprese dell’area euro ha segnato “ulteriori miglioramenti” a inizio anno – ha continuato Draghi – e “la ripresa si dovrebbe ampliare e rafforzare gradualmente”. Secondo il numero uno della Bce, da un lato il calo del petrolio aiuterà il potere d’acquisto delle famiglie e la redditività delle imprese, dall’altro l’attività economica continuerà ad essere frenata dagli aggiustamenti di bilancio, che sono “necessari in vari settori”.

GRECIA, IN UN MESE E MEZZO RADDOPPIATI I FINANZIAMENTI DALLA BCE 

Per quanto riguarda la Grecia, Draghi ha sottolineato che la Bce fino ad oggi “ha prestato ad Atene 100 miliardi di euro” e che “nell’ultimo mese e mezzo i finanziamenti della Bce alla Grecia sono raddoppiati. Oggi il loro livello è pari al 68% del Pil della Grecia, che è il livello più elevato nell’area euro. La Bce è la prima a voler riavviare l’economia greca, posto che vi siano le condizioni, e queste sono che ci sia un processo per una conclusione efficace” del programma di correzione europeo.

Il sistema bancario greco “resta solvente”, ed è “assolutamente essenziale” che continui ad esserlo, perché questa è una precondizione necessaria affinché la Bce possa continuare a finanziare le banche greche con il suo canale di emergenza “Ela”, ha aggiunto il banchiere centrale. 

LA REAZIONE DEI MERCATI

Subito dopo la conferenza stampa di Draghi, Piazza Affari viaggia in rialzo dello 0,75%, mentre Francoforte segna +0,9%, Parigi +1% e Londra +0,5%. Sul fronte valutario, l’euro continua a indebolirsi sul dollaro, scendendo a quota 1,1004, nuovo minimo da 11 anni. In netto calo anche lo spread Btp-Bund, a 96 punti base.  

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