La situazione è complessa e Mario Draghi ha preferito prendere tempo. Nella riunione di oggi il costo del denaro è rimasto invariato allo 0,25% e non sono state annunciate nuove misure. Ma la Bce ha ribadito di essere pronta ad agire. Piazza Affari ha reagito bene trainata anche dagli scenari sulle bad bank per le banche italiane. Il FtseMib è balzato del +2,28% a 19.504 punti, miglior listino d’Europa .Lo spread è in calo a 206 punti base e l’euro sale sul dollaro a 1,3603 (+0,52%). Parigi +1,71%, Londra +1,55%, Francoforte +1,54%, Madrid +1,94%.
Apiazza Affari si mettono in evidenza Azimut che balza di oltre il 6% in scia ai buoni risultati della raccolta di gennaio con la società che ha iniziato a raccogliere i primi frutti della politica di espansione internazionale. Banca Generali +3,66%. Mediolanum +3,18%. Bene le banche: Mps +5,4%, Bper +4,6%. Ubi +3,65%, Unicredit +1,38%, Intesa +2,95%, Banco Popolare +3,7%, Bpm +2,39%. In evidenza anche Enel +4,4% e Mediaset +4,1%.
Telecom Italia sale del 2,43%. “Francamente non m’aspettavo nemmeno io la nomina a presidente di Telecom Italia, ma è una scelta che non va enfatizzata: è solo la naturale prosecuzione del lavoro che stavo gia’ facendo come vicario dopo le dimissioni di Franco Bernabe'”, ha commentato a Firstonline Aldo Minucci, nominato oggi presidente dal cda del gruppo tlc, fino all’assemblea di aprile. In rosso sul FtseMib solo Pirelli -1%.
Fuori dal Ftse Mib corre Banca Profilo con volumi sostenuti in attesa delle indicazioni del numero uno Matteo Arpe nella presentazione del piano industriale oggi a mercati chiusi.
In netto rialzo anche Wall Street grazie ai segnali positivi arrivati dal mercato del lavoro Usa. Sono infatti tornate a calare le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, che nella settimana conclusa il primo febbraio sono diminuite di 20mila unita a quota 331mila. Domani è atteso il dato sulla disoccupazione. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones saliva dell’1%, il Nasdaq dell’1,13% e l’S&P500 dello 0,95%. Crolla Twitter, -23% in avvio.
Il titolo paga lo stallo degli utenti e la delusione sui risultati trimestrali, i primi dopo l’Ipo. Balza Wal Disney in scia alla trimestrale diffusa ieri dopo la chiusura delle contrattazioni: la società ha archiviato profitti in crescita del 33% grazie alla divisione cinematografica (sostenuta dale successo di film come Frozen-Regno di ghiaccio e Thor) e ha battuto le attese. Il petrolio Wti sale dello 0,85% a 98,21 dollari.