DRAGHI : ECONOMIA UE AD “ALTA INCERTEZZA”
MILANO DEBOLE -0,19%, RECUPERA IL BTP 10
Le “prospettive economiche” nell’eurozona “restano soggette ad alta incertezza”. Così Mario Draghi di fronte al Parlamento europeo. Le prospettive per l’inflazione, al contrario, promettono ”restare al di sopra del 2%” per molti mesi ”prima di cominciare a scendere”. Ma il direttivo della Bce ”e’ determinato a far si’ che le aspettative restino ancorate” allo scopo di mantenere l’inflazione in Europa ”sotto o vicino al livello del 2%”. Di fronte a questo scenario, scontato ma non per questo meno triste, le Borse europee hanno frenato a fine seduta. A Milano l’indice Ftse-Mib perde lo 0,19% a quota 15.258. Parigi sale dello 0,06%, Francoforte chiude a -0,34%. I tre principali indici americani segnano rialzi dello 0,1%.
Ma la vera sfida di Draghi, alla vigilia della prima delle due aste di titoli a tre anni della Bce che si terrà mercoledì, si gioca sul fronte della liquidità garantita al sistema bancario. Anche oggi, sul mercato dei titoli di Stato, è proseguito il recupero del Btp decennale con il rendimento che scende al 6,74% (-16 punti base). Merito degli acquisti della banca centrale (3,36 miliardi nella scorsa settimana contro i 630 milioni dell’ottava precedente) ma ancor di più della svolta strategica di Francoforte imperniata sulle misure ”straordinarie” della Bce per le banche, come i prestiti a tre anni, che ”servono per stabilizzare il funding e per dare la possibilità agli istituti di continuare a prestare a imprese e famiglie”, come ha detto ieri lo stesso Draghi. “La banche possono usare la liquidita per riacquistare i propri titoli, acquistare bond sovrani. “La cosa importante – ha concluso – è che prendano decisioni autonome sulla base delle loro strategie di investimento e riattivino il circuito di credito a imprese e famiglie”. Speriamo che la terapia funzioni. Ieri si sono visti acquisti nutriti sul mercato secondario: le banche rilevano titoli da presentare come collaterale alla Bce per la liquidità. E così sul mercato dei titoli di Stato è proseguito il recupero del Btp decennale con il rendimento che scende al 6,74% (-16 punti base).
L’effetto si è fatto sentire in In Piazza Affari. Non a caso, è stata la giornata delle banche, in forte rialzo nel corso della seduta, nonostante al frenata sul finale: Intesa +0,33% e Unicredit +2,20%, Mediobanca +1,86%. Partite bene, girano al ribasso Ubi -1,01% e Mps -2% dopo che era arrivata a guadagnare oltre il 3,5%. Banco Popolare +1,28%.
Fondiaria-Sai +5,3% recupera dopo i recenti ribassi nella settimana che culminerà nel cda che venerdì dovrà scegliere tra l’opzione aumento di capitale proposta da Mediobanca o accogliere uno o più investitori (Clessidra e/o Sator, ad esempio) in appoggio al gruppo Ligresti. Contrastati i due titoli del Lingotto: Fiat -2,10%, Fiat Industrial +0,57%, Pirelli -0,7%.
Corre Impregilo +1,51% sull’ipotesi di una “guerra” fra Gavio e Salini per il controllo del primo gruppo italiano delle costruzioni. Domani scade la proposta di Argoo (Gavio) ai partner in Igli. Debole Mediaset -3,18%. Eni guadagna lo 0,27%, Saipem -1,20%, Tenaris avanza dello 0,37%. Partita bene, Telecom Italia scende dello 0,99%, %, Terna +0,87% e Snam +1,21%.