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Draghi duro contro la Russia: “Ritiro dall’Ucraina o sanzioni severe. Ora il dialogo è impossibile”

Imagoeconomica

È un Mario Draghi molto duro quello che giovedì, alla fine del Consiglio dei ministri, si scaglia contro l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Dapprima il presidente del Consiglio esprime “solidarietà piena all’Ucraina”, aggiungendo che “quanto succede lì riguarda tutti noi e nostre democrazie” e che “l’Ucraina è un Paese Ue, una nazione amica e una democrazia colpita nella legittima sovranità”.

Poi Draghi si rivolge direttamente a Putin, chiedendogli di mettere “fine allo spargimento di sangue e di ritirare le forze militari dai confini ucraini in modo incondizionato”.

Draghi: “Con la Russia ora il dialogo è impossibile”

E ancora: “Con la Russia ora il dialogo è impossibile – prosegue il Premier – In sede Ue sarà previsto un pacchetto duro di sanzioni. Sono ore di grande preoccupazione per i cittadini: domani riferirò al Parlamento sul conflitto in corso, il governo intende lavorare senza sosta per risolvere la crisi accanto ai nostri alleati e faremo tutto il necessario” per garantire la “sovranità dell’Ucraina, la sicurezza dell’Ue, l’ordine internazionale che si basa sulle regole da noi tutti condivise”.

L’ambasciata italiana a Kiev

Per quanto riguarda l’ambasciata italiana a Kiev, “è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le Autorità ucraine – continua Draghi – in stretto coordinamento con le altre Ambasciate, anche a tutela dei circa 2000 italiani residenti. L’Ambasciata resta in massima allerta, pronta ad adottare ogni decisione necessaria”.

Prima il G7, poi il Consiglio europeo straordinario

Quanto succede in Ucraina “riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi, la nostra democrazia – conclude Draghi – Questo pomeriggio avremo una consultazione dei G7, alla quale parteciperà anche il Segretario Generale della NATO Stoltenberg, al termine della quale mi recherò a Bruxelles per un Consiglio Europeo straordinario. In quella sede, decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia. Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso in cui la Russia, come purtroppo è accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica. Questo è il momento di metterle in campo. L’Italia è pienamente allineata ai partner su questa posizione”.

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