La Bce è pronta a fare la sua parte anche ricorrendo a misure non convenzionali come il primo Tltro a settembre (prestiti alle banche purchè facciano affluire risorse reali alle imprese) e l’acquisto di asset (il Quantitative easing all’europea) entro l’anno, ma non può sostituirsi ai governi che devono accelerare le riforme per alimentare la crescita e il lavoro. E’ quanto ha sostenuto il presidente della bce Mario Draghi nel suo atteso intervento al meeting americano dei banchieri centrali a Jackson Hole.
Draghi ha anche raccomandato ai governi di applicare una politica più morbida di austerity e ha ricordato che è possibile ridurre le tasse in modo neutro, cioè senza alzare il defict pubblico, ma che occorre fare presto perchè l’assenza di crscita può provocare sconquassi sul piano sociale.
La Bce manterrà comunque una politica monetaria accomodante a sostegno della crescita e in vista di un’inflazione che torni a salire moderatamente e si allontani dal pericolosa soglia della deflazione.