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Draghi apre al Qe: festeggiano banche e Borse

Ancora una volta Mario Draghi ha saputo far da argine al ribasso. Dopo una mattinata condizionata dal tonfo del Pil di Tokyo, i listini hanno invertito la rotta e preso velocità sull’onda dell’audizione del banchiere centrale al Parlamento Europeo. Draghi ha ufficialmente aperto in maniera esplicita alla possibilità dell’acquisto di titoli di Stato da parte dell’Eurotower “in caso di necessità”.

Immediata la reazione delle Borse, a partire da Milano. L’indice Ftse Mib +1,33% chiude a quota 19217. In ascesa anche Parigi +0,57%, Francoforte +0,62% e Londra +0,22%. Il mercato più vivace è Madrid +1,67%. Passano invece in secondo piano sia le tensioni crescenti sul fronte dell’Ucraina che i dati, inferiori alle previsioni in arrivo dagli Usa, sia a proposito dell’indice Empire Manufacturing che sul fronte della produzione industriale. In ribasso sia il Nasdaq -0,58% che Dow Jones -0,08% che S&P 500 -0,24%. 

In calo anche lo spread Btp/Bund a 149 punti base dai 155 di metà giornata. L’euro scende nei confronti del dollaro a 1,245 da 1,252 di inizio seduta. La migliore blue chip è World Duty Free con un rialzo del 5,2%. Autogrill -2,5%. Grandi rimbalzi nel settore bancario. Unicredit +3,3%, Intesa +2%, Ubi Banca +3,7%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna +3,4%. Sale anche Monte dei Paschi +3,6%: l’ad Fabrizio Viola ha auspicato l’arrivo in banca di investitori a medio lungo termine. Kepler Chevreux ha ridotto il prezzo obiettivo da 1,2 a 0,64 euro.

Tra le compagnie assicurative, UnipolSai +2,4% e Generali +1,3%. All’interno del comparto del lusso, Yoox +3,7% e Luxottica +2%. Mediaset in rialzo dell’1,9%.

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Categories: Finanza e Mercati