Il presidente del Consiglio Mario Draghi è andato a Bergamo per ricordare tutte le vittime del Covid a un anno di distanza dalla pandemia. Il premier ha infatti deciso di celebrare la prima giornata nazionale delle vittime del Covid – che si terrà ogni anno il 18 marzo – nella città più colpita dalla prima ondata, con oltre 3400 vittime ufficiali per coronavirus anche se quelle stimate sono circa 6000.
“Lo Stato c’è e ci sarà”, ha detto Draghi, che ha rinnovato l’impegno a proseguire ed accelerare la campagna vaccinale per debellare il virus “qualsiasi sia la decisione che verrà adottata dall’Ema”, l’Agenzia europea per i medicinali che deve pronunciarsi in giornata sul vaccino AstraZeneca.
Una sospensione, ha precisato Draghi, “temporanea e precauzione”. “L’incremento nelle forniture di alcuni vaccini aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche. Abbiamo già preso decisioni incisive nei confronti delle aziende che non mantengono i patti”, sottolinea. Il riferimento è alla decisione di bloccare l’export dei vaccini AstraZeneca verso l’Australia, presa nei giorni scorsi dall’Italia in stretto coordinamento con la Commissione Ue.
“Ricordare ci aiuta a fare buone scelte per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del lavoro dei cittadini” ha concluso il premier che ha rafforzato l’impegno dello Stato per l’uscita dal tunnel della pandemia.