Se non si vuole rischiare una terza ondata di contagi, più violenta della prima e della seconda (che oggi ha fatto quasi mille morti), non si può abbassare la guardia nemmeno durante il periodo delle feste natalizie e di fine anno. È questa la filosofia, annunciata dal premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa all’ora dei Tg della sera, che ispira il nuovo Dpcm, approvato nelle ultime ore e operante fin da domani, malgrado i mugugni di alcune Regioni e di alcune categorie interessate.
Il Dpcm prevede una doppia stretta anti-Covid: la prima che va dal 21 dicembre al 6 gennaio e che vieta trasferimenti da una regione all’altra, quale che sia il suo colore e salvo comprovati motivi di salute o di lavoro. La seconda stretta, ancora più dura, riguarda invece le festività vere e proprie e cioè il 25 e 26 dicembre (Natale e Santo Stefano) e il primo gennaio prossimi, giorni nei quali sarà vietato anche il trasferimento da un Comune all’altro. Sarà possibile il ricongiungimento delle coppie lontane.
Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5 (fino alle 7 il primo gennaio) mentre bar, ristoranti e pizzerie resteranno aperti solo a pranzo e comunque non oltre le 18 mentre la consegna a domicilio e l’asporto potranno funzionare fino alle 22.
L’Italia sarà così blindata per tutte le festività, anche se non si tratta di un vero e proprio lockdown come in primavera, perché le fabbriche, gli uffici e i negozi (salvo alcune limitazioni per i centri commerciali nei giorni festivi) resteranno aperti fino alle 21.
Chiusi invece senza deroghe gli impianti da sci.
Niente cenoni nei ristoranti nemmeno a Natale e l’ultimo dell’anno, mentre per le cene in casa è fortemente raccomandata la riduzione dei partecipanti ai soli parenti stretti. Le messe religiose nella notte del 24 dicembre saranno anticipate alle ore 20.
Chi proviene dall’estereo o chi vi si recherà durante le festività dovrà, al rientro, sottoporsi obbligatoriamente a una quarantena di 14 giorni.
Dal 7 gennaio invece riprenderanno le lezioni in presenza anche nelle scuole secondarie.
Dall’8 dicembre scatterà infine il cashback di Natale con rimborsi del 10% e fino a 150 euro per chi fa uso dei pagamenti elettronici. con carte e app.