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Dossieraggio, Melillo e Cantone in Antimafia: cosa sappiamo dell’inchiesta. Chi c’è nella lista di politici e vip spiati

FIRSTonline - Imagoeconomica

Da Crosetto a Colao passando per Urso, Rampelli e Lollobrigida. Ma anche Bonomi e Caltagirone, fino a Ronaldo e Fedez. I nomi sono svariati, come svariate e prolungate pare siano state le “sbirciate” negli affari e nei conti di politici e vip, nomi ampiamente noti sia dello spettacolo sia dello sport. In che modo? Tramite ripetuti accessi abusivi al sistema informatico delle Segnalazioni di operazioni sospette. L’uomo chiave dell’inchiesta della procura di Perugia, che indaga sugli ingressi informatici alle banche dati della Procura nazionale antimafia (al momento gli indagati sono in tutto 16), è il tenente della Guardia di finanza Pasquale Striano, il quale avrebbe consultato quei file senza averne il titolo. Lo avrebbe fatto almeno ottocento volte in due anni, tra il 2021 e il 2022, ma il militare ha sempre sostenuto la correttezza del suo comportamento. C’è anche l’ipotesi, formulata dagli inquirenti, che il finanziere possa avere avuto un mandante: sospetto che però non ha trovato finora riscontro negli accertamenti dei magistrati.

Il punto interrogativo dell’indagine resta uno: in che modo possono essere state utilizzate le informazioni recuperate nelle banche dati del luogotenente, indagato per accesso abusivo a sistemi informatici, falso e abuso d’ufficio. Si tratta degli stessi reati contestati all’altra figura chiave dell’inchiesta: il sostituto procuratore antimafia Antonio Laudati, il quale allo stesso modo respinge le accuse.

Dossieraggio: Melillo e Cantone in Antimafia il 6 e 7 marzo

Ora il caso finisce sul banco delle commissioni parlamentari di inchiesta e del Csm. Gli stessi procuratori di Perugia, Raffaele Cantone, e dell’Antimafia, Giovanni Melillo, hanno chiesto di essere sentiti dal Comitato di presidenza del Csm, dal presidente della commissione Antimafia e da quello del Copasir. E così, l’ufficio di presidenza della Commissione antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, ha calendarizzato le audizioni del procuratore nazionale Antimafia, Melillo, per mercoledì 6 marzo alle 16.30, e quella del procuratore capo di Perugia. Cantone, per giovedì 7 marzo alle 10.

Chi sono gli spiati: l’elenco

  • Ministri ed ex ministri

Guido Crosetto (ministro della Difesa), Elvira Marina Calderone (ministra del Lavoro), Vittorio Colao (ex ministro dell’Innovazione tecnologica con Mario Draghi), Roberto Cingolani (ex ministro della Transizione ecologica con Draghi e attuale Ad di Leonardo), Francesco Lollobrigida (ministro dell’Agricoltura), Adolfo Urso (ministro dello Sviluppo), Giuseppe Valditara (ministro dell’Istruzione), Gilberto Pichetto Fratin (ministro dell’Ambiente), Maria Elisabetta Alberti Casellati (ex presidente del Senato e attuale ministra per le Riforme istituzionali), Letizia Moratti (ex ministra dell’Istruzione con Silvio Berlusconi ed ex sindaca di Milano), Paolo Romani (ex ministro dello Sviluppo economico con Berlusconi), Rosa Russo Iervolino (Dc, è stata più volte ministra, ex sindaca di Napoli).

  • Fratelli d’Italia

Giovanbattista Fazzolari (sottosegretario presidenza del Consiglio), Andrea Delmastro Delle Vedove (sottosegretario alla Giustizia), Edmondo Cirielli (viceministro degli Esteri), Tommaso Foti (capogruppo alla Camera), Fabio Rampelli (deputato), Fabio Roscani (deputato), Michele Schiano (deputato), Carlo Fidanza (eurodeputato), Pietro Fiocchi (eurodeputato), Nicola Procaccini (parlamento europeo), Chiara Colosimo, presidente Commissione Antimafia.

  • Lega

Federico Freni (sottosegretario Mef e deputato), Claudio Borghi (senatore), Claudio Durigon (senatore e sottosegretario al Lavoro), Massimo Garavaglia (senatore), Alessandro Morelli (senatore), Stefano Borghesi (ex senatore), Maria Cristina Cantù (senatrice), Giulio Centemero (deputato e tesoriere), Domenico Furgiuele (deputato), Angelo Ciocca (europarlamentare), Susanna Ceccardi (europarlamentare), Erika Stefani (senatrice), Matteo Adinolfi (europarlamentare), Gianluca Pini (ex parlamentare), Massimiliano Bastoni (consigliere regionale Lombardia), Pietro Raso (consigliere regionale Calabria), Vannia Gava (deputata, viceministra Ambiente e Sicurezza energetica), Attilio Fontana (presidente Regione Lombardia, di Varese), Antonio Angelucci (deputato, editore).

  • Forza Italia

Marta Fascina (deputata, compagna di Silvio Berlusconi), Roberto Occhiuto (governatore della Regione Calabria), Simone Andrea Crolla (ex deputato), Pierluigi Marchis (consigliere regionale Valle d’Aosta), Orlando Tripodi (consigliere regionale Lazio).

  • Moderati

Giovanni Toti (governatore della Liguria), Calogero Pisano (deputato, Agrigento), Luigi Brugnaro (sindaco di Venezia).

  • Centristi

Anna Formisano (ex deputato Udc), Lorenzo Cesa (deputato ed ex segretario Udc), Roberto Lagalla (sindaco di Palermo, Udc).

  • Italia Viva

Matteo Renzi (leader, ex premier), Gianfranco Librandi (ex deputato).

  • Centrosinistra

Alessio D’Amato (ex assessore alla Regione Lazio, oggi Azione), Eugenio Patanè (assessore ai Trasporti del Comune Roma), Andrea Zanoni (consigliere regionale veneto Pd), Giulio Santarelli (ex governatore Lazio), Federico Fornaro (deputato Pd).

  • Manager e imprenditori

Carlo Bonomi (presidente di Confindustria), Francesco Gaetano Caltagirone (editore del Messaggero e costruttore), Danilo Iervolino (editore), Andrea Ceccherini (presidente Osservatorio permanente giovani-editori), Francesco Polidori (Cepu), Gianluigi Aponte (armatore), Ignazio Messina (armatore), Vincenzo Onorato (armatore), Antonio Fallico (Banca Intesa), Giulio Ranzo (ad Avio), Lucio Presta (agente spettacolo), Nicolò Presta (agente spettacolo), Giancarlo Innocenzi Botti (ex dirigente Mediaset ed ex commissario Agcom), Andrea Agnelli (ex presidente Juventus), Pietro Beretta, Franco Gussalli Beretta, Antonino Giovannini (Ex Bps), Elio Pariota (presidente Bfc media), Marco Carrai (presidente Fondazione Meyer e console onorario di Israele per la Toscana, Emilia Romagna e Lombardia), Andrea Pardi (ex Ad società italiana Elicotteri), Marco Mezzaroma (presidente Sport e Salute, cognato di Claudio Lotito ed ex patron della Salernitana).

  • Calcio e vip

Cristiano Ronaldo (calciatore), Massimiliano Allegri (allenatore della Juventus), Gabriele Gravina (presidente Figc), Federico Leonardo Lucia in arte Fedez (cantante), Giovanni di Gianfrancesco (marito di Manuela Arcuri), Giuseppe Chinè (procuratore Figc), Lorenzo Parrotto (attore).

  • Collaboratori, amici e parenti di politici

Tommaso Longobardi (social media manager di Giorgia Meloni), Gianluca Savoini (politico-giornalista vicino a Salvini), Roberta Dini (moglie di Attilio Fontana), Luca Morisi (social media manager di Salvini, guru e inventore della “Bestia”), Francesca Verdini (compagna di Matteo Salvini), Tommaso Verdini (cognato di Matteo Salvini), Giambattista Casellati (marito di Maria Elisabetta Alberti Casellati), Emanuele Guy (collaboratore di Giovanni Toti), Angiola Armellini (moglie di Bruno Tabacci, deputato e presidente di Centro democratico), Cesare Paladino (suocero di Giuseppe Conte), Olivia Paladino (compagna di Giuseppe Conte), Cristiano Paladino (cognato di Giuseppe Conte), Guido Alpa (avvocato, maestro di Giuseppe Conte), Giancarlo Foscale (cugino di Silvio Berlusconi).

Codici e software: cos’è la banca dati Sos

Una banca dati con software di sicurezza rigorosi, custode delle segnalazioni riservate di operatori e professionisti. Ci sono regole e strumenti precisi per la gestione delle ‘Sos’ (acronimo di ‘Segnalazioni di operazioni sospette’), che hanno lo scopo di portare a conoscenza dell’Unità di informazione finanziaria (organo che collabora ai fini dell’individuazione di anomalie) le operazioni per le quali “si sa, si sospetta o si hanno ragionevoli motivi” per sospettare che vi siano in corso oppure che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.

Nell’inchiesta di Perugia le ‘Sos’ sono l’elemento al centro dell’indagine degli inquirenti, secondo cui le informazioni potrebbero essere state utilizzate per il presunto dossieraggio su politici e vip. Carpirne i dati non è semplice, così come esistono rigide regole sul flusso delle segnalazioni: un software incrocia automaticamente i nomi di persone e società presenti nelle Sos, confrontandolo con le delle banche dati delle procure e in caso di esatta corrispondenza vengono inviate alle relative procure distrettuali. Alle segnalazioni lavorano magistrati e ufficiali di polizia giudiziaria con operazioni tracciabili, al cui autore si può risalire attraverso le password. Le ‘Sos’ sono schermate da codici criptati dove i nomi non sono leggibili e diventano accessibili solo a seconda delle ipotesi di reato: nel caso della Procura nazionale antimafia, arrivano soltanto quelle che riguardano riciclaggio di denaro compiuto da organizzazioni mafiose o terroristiche. L’ufficio sulle Segnalazioni di operazioni sospette, dal 2023 coordinato da tre pm, è inserito nell’ambito del Servizio di contrasto patrimoniale.

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