Condividi

Dopo il lunedì nero la volatilità resta la bussola delle Borse

Futures in rialzo dopo la frenata di lunedì, il tentativo di rimbalzo dagli indici Usa si estende ai mercati europei. Ma il quadro resta contrastato. Debutto boom di Zegna a Wall Street. Si chiude in rosso l’aumento della Juventus

Dopo il lunedì nero la volatilità resta la bussola delle Borse

V come Volatilità. E’ la chiave di lettura più affidabile per seguire la traiettoria a zig zag dei listini in questo finale d’anno dominato dalle ricoperture sui futures che, come è accaduto stanotte, possono imprimere cambi di rotta repentini. La situazione ideale per i surfisti delle Borse, abili nel cavalcare le onde e sfruttare le occasioni (buying the dip, nel gergo del mercato), occasione di brutte figure per tutti gli altri. In questa cornice si inseriscono paure e speranze legate ad Omicron e le difficoltà parlamentari del presidente Biden in Usa. Il senatore democratico Manchin, che si è ribellato al partito, avrebbe ribadito la sua disponibilità a dare il suo sostegno ad una versione alleggerita del piano di investimenti in infrastrutture proposto dalla Casa Bianca. Oggi si vedrà. E lo stesso vale per la lira turca, di nuovo negli abissi prima di risollevarsi sull’onda delle ultime decisioni del Sultano. Un quadro contrastato che merita prudenza.

L’S&P DA – 1,1 A +0,9%. TOKYO VIAGGIA VERSO IL 2%

  • Dopo una giornata di passione sui listini Usa ed europei, i futures sugli indici americani hanno invertito la rotta. Stamane l’S&P segna +0,9%, il Nasdaq +0,8%. Un movimento tecnico che, forse, potrebbe coinvolgere anche le piazze europee.
  • In ripresa dopo un avvio difficile le borse asiatiche. Stamattina l’indice Bloomberg Apac è in rialzo dello 0,8, il Nikkei di Tokyo dell’1,9%, l’Hang Seng di Hong Kong dello 0,5%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,2%. Kospi di Seul +0,7%. BSE Sensex +1,4%.
  • L’indice degli sviluppatori immobiliari cinesi guadagna il 4%. Nel listino di Hong Kong, Evergrande rimbalza debolmente (+1%), dopo il calo del 9% di ieri.
  • Hang Seng Tech +0,5% grazie al rialzo del 3,5% di Lenovo ed al +3,5% di Meituan. In calo Alibaba (-1%) e Netease (-2%). Bilibili perde il 6%. 
  • Una parte del mondo tech cinese è penalizzato dalla notizia della maxi multa da 1,34 miliardi di yuan (210 milioni di dollari) inflitta dalle autorità fiscali alla stella degli influencer meglio nota come Viya. 

CONTI IBN CRESCITA PER NIKE E MICRON

  • Chiusura in rosso lunedì per i mercati Usa: Dow Jones -1,23%, S&P-1,14%. Nasdaq -1,24%.
  • Nel dopo borsa hanno presentato i dati del trimestre Nike e Micron: sia nel primo caso che nel secondo, i risultati hanno battuto le previsioni degli analisti.
  • Debutto assai positivo sul listino di Zegna: il titolo sale dell’8,2%
  • Vittima della volatilità anche Moderna che ha annunciato sviluppi positivi per i vaccini: in rialzo del 7% all’avvio, ha chiuso in calo del 6%.

RIPARTE IL PETROLIO, SI FERMA L’ORO

  • Il petrolio WTI è in rialzo dell’1% a 69,4 dollari, dal -3% di ieri.
  • Oro di nuovo sotto quota 1.800 dollari, poco mosso a 1.793 dollari.
    Euro dollaro invariato a 1,128.
  • Bitcoin in rialzo del 3%. 

JOACHIM NAGEL ALLA BUNDESBANK, UN “FALCO” SPD

“Forse sono eccessivamente ottimista, ma questo è un campo in cui sarà più facile trovare un accordo, rispetto ad altri ambiti”, ha detto ieri Mario Draghi parlando del rinnovo del Patto di Stabilità. Un’affermazione significativa perché fatta in presenza del nuovo premier tedesco Olav Scholz nel giorno della nomina del nuovo presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, banchiere socialdemocratico che, peraltro, in passato si è sempre schierato a favore delle critiche di Weidmann alla Bce. Ma non è tempo di conflitti tra falchi e colombe. La congiuntura, segnata in mattinata la stessa banca centrale tedesca, impone di non abbassare la guardia: l’economia d’oltre Reno, segnala un messaggio dell’istituto, potrebbe scendere nel primo trimestre del 2022. Niente rally di Natale, insomma, anche se nel pomeriggio, le notizie in arrivo sui vaccini permettono di limitare le perdite.

FUGA DAL RISCHIO,  IL BTP CHIUDE A 0,92%

  • In un contesto di fuga dall’azionario e acquisti di titoli di Stato sicuri come i Bund, il secondario italiano limita i danni e recupera le perdite iniziali. Lo spread con il decennale tedesco resta a 128 punti base (-0,32%), mentre il rendimento del Btp chiude a +0,92% e quello del Bund a -0,37%.

AI MINIMI STORICI IL COSTO DEL DEBITO, IN CALO LE EMISSIONI 2022   

Evento clou della giornata per l’Italia la presentazione delle linee guida del Tesoro, che l’anno prossimo punta a 80-90 miliardi di euro di emissioni nette contro i 113 miliardi di quest’anno.  

Il costo medio della raccolta nel 2021 è sceso allo 0,1%, il livello più basso della storia della Repubblica.

Guardando al 2022, il Tesoro punta a una “presenza importante” sulla curva in dollari e considera “strategico” il segmento dei green bond. Ci sarà almeno un Btp Futura ed è probabile il ritorno al Btp Italia.

IN ROSSO PIAZZA AFFARI, FA PEGGIO FRANCOFORTE

  • Tutti in rosso i listini azionari. Piazza Affari cede l’1,63% e scende a 26.177 punti, dopo un’incursione sotto quota 26mila nel corso degli scambi.
  • Nel resto d’Europa: Francoforte -1,92%; Parigi -0,82%; Amsterdam -1,12%; Madrid -0,83%; Londra -1%.

TONFO DELLA PILLOLA ANTI OBESITA’

  • Da segnalare il tonfo della casa farmaceutica danese Nivi Nordisk .11,1% dopo aver annunciato che non sarà in grado di soddisfare la domanda per il suo nuovo farmaco contro l’obesità a causa di problemi per gli approvvigionamenti negli Stati Uniti.

BOLLORÉ TRATTA CO MSC LA VENDITA DEI PORTI AFRICANI

  • Il gruppo Bolloré ha concesso l’esclusiva alla svizzera Msc (controllata dall’armatore napoletano D’Aponte) per trattare la cessione dei suoi porti africani. Prezzo offerto: 5,7 miliardi di euro.
  • Bnp Paribas +0,45% ha concluso la cessione della Bank of West alla Banque de Montreal per 16,3 miliardi di dollari.

L’INDICE STAR SU DEL 40 % DA GENNAIO

Il mercato italiano si avvia comunque a chiudere un anno positivo. l Ftse Mib, salito del +17,30%, vanta un valore di mercato di 631 miliardi di euro.

Il listino Ftse Star che raggruppa le eccellenze tra le mid cap italiane, capitalizza circa 68 miliardi ed è cresciuto da inizio anno del +37%.

Ai prezzi attuali, i multipli aggiornati di mercato di Ftse Mib e Ftse Star sono rispettivamente: P/E medio di 17,60x, Dividend Yield 4,0%; P/E medio di 18,0 volte, Dividend Yield 1,50%.

RIMBALZA DIASORIN, SALE PRYSMIAN

Sono state pochissime le blue chips a chiudere in terreno positivo. Tra queste rimbalza Diasorin +1,3% dopo il forte calo di venerdì. Jefferies ha alzato il target price a 134 euro da 125. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, “il titolo ha già incluso i deludenti target finanziari 2022-25”. 

Avanza Prysmian +0,5% che si è aggiudicato i progetti per il cablaggio di due nuovi parchi eolici offshore negli Usa per un totale di circa 900 milioni di dollari.

 Segno più anche per Terna +0,3%. 

FIERA MILANO OTTIENE LO SCONTO SULL’AFFITTO  

Da seguire oggi Fiera Milano che ha concluso ieri con Fondazione Fiera un accordo relativo alla riduzione dei canoni di locazione dei siti di Rho e di Milano e del centro congressi ‘MiCo’. L’accordo, stipulato a fronte delle difficoltà incontrate da tutto il settore fieristico a causa della pandemia, porterà ad una diminuzione degli affitti pari a 5,5 milioni di euro. 

GIU’ GLI INDUSTRIALI, SOFFRE L’AUTO 

Le note positive finiscono qui. Arretrano i titoli industriali: giù Pirelli e Leonardo entrambi -1,6%. Fa peggio il comparto delle auto; Cnh -3,93%; Stellantis -3,64%; Exor -3,89%; Ferrari -3,21%. 

SI CHIUDE IN ROSSO L’AUMENTO JUVENTUS -6%

Ma nella scuderia Agnelli la maglia nera tocca alla Juventus -6% nel giorno in cui è stata chiusa in anticipo l’offerta in Borsa dei diritti inoptati legati all’aumento di capitale.

In netto calo i petroliferi, pesanti in tutta Europa (-2,5% lo stoxx settoriale): Tenaris cede il 2%, Eni-2,6%. Giù anche Saipem con un ribasso dell’1%.

CARIGE E FERRAGAMO IN CONTROTENDENZA

Vendite anche sul settore bancario. Mps lascia sul terreno il 2,5% dopo il piano industriale che prevede un’iniezione di capitali per 2,5 miliardi. In controtendenza Banca Carige +6,3% che ieri ha perfezionato la cessione di 17,7 miliardi di npl ad Amco.

Il lusso paga l’effetto delle nuove chiusure in giro per l’Europa. Tod’s -0.4% ha recuperato nel corso della seduta buona parte del ribasso. In rosso Moncler -0,9%. 

In attesa dell’arrivo dell’ad Marco Gobbetti riprendono quota le voci su una possibile cessione di Salvatore Ferragamo +2%.    

ALERION ELETTRICA, IN CADUTA ITWAY

Nel resto del listino:

  • Venduta Autogrill -1,5%- che risente delle possibili restrizioni su viaggi aerei e autostradali.  In caduta Itway -9%.
  • In deciso rialzo invece Alerion +3,86% arriva nelle energie rinnovabili.    

ALL’EGM VOLA LINDBERGH, GIU’ NEGLI ABISSI ESTREMA

Esordio positivo nel listino per i piccoli di Lindbergh (+7,82%), piattaforma tecnologica per l’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica.

Tracolla al debutto Estrema -23,16%, società attiva nella micromobilità elettrica e nella produzione dei veicoli a marchio Birò.

Commenta