Jefferies, la banca che era stata indicata come papabile acquirente di Mf Global, la società di brokeraggio finita sull’orlo del fallimento per la troppa esposizione alla crisi del debito, è stata anche lei presa di mira dai mercati per la sua eccessiva esposizione ai debiti sovrani dei Paesi più in difficoltà dell’Eurozona.
Se l’istituto statunitense all’inizio della crisi aveva dato segni di stabilità, i dati odierni di Wall Street hanno visto il titolo di Jefferies perdere il 20% per poi riprendere quota a metà seduta fino ad una perdita del 3%. I primi segnali erano arrivati il 31 agosto quando l’agenzia di rating Egan-Jones aveva tagliato la valutazione della banca (da Bbb a Bbb-) motivando questa scelta con l’esposizione di Jefferies che aveva raggiunto i 2,7 miliardi di dollari.
L’istituto della grande mela si mette sulla difensiva, spiegando di non avere significative esposizioni nette sui debiti sovrani europei, precisando che i dati dell’agenzia di rating “si sono focalizzati sui 2,684 miliardi di