A 32 anni dal primo progetto dell’architetto Pier Luigi Spadolini, si conclude oggi la travagliata storia della Variante di Valico, il raddoppio del tratto appenninico dell’autostrada A1 Milano-Napoli, fra Sasso Marconi e Barberino del Mugello. L’inaugurazione è in programma per questa mattina alle 11 e 30, alla presenza del premier Matteo Renzi che, poco prima di arrivare sul posto, ha inviato il tweet riportato qui sotto. Nella tarda mattinata verrà quindi aperta al traffico la carreggiata sud in direzione di Firenze mentre in direzione opposta l’apertura è prevista nel tardo pomeriggio di oggi.
I lavori sono durati 11 anni e i costi sono lievitati nel tempo, arrivando a circa 7 miliardi di euro, il doppio di quanto preventivato. Inoltre, sono ancora vive le polemiche sollevate dagli abitanti di Ripoli, frazione di San Benedetto Val di Sambro, per le crepe e i danni comparsi negli edifici dopo l’inizio dei lavori.
Il tracciato, lungo poco più di 60 km, attraversa due regioni (per 43,181 km l’Emilia Romagna e per 14,993 km la Toscana) e comprende 45 opere principali, fra cui 23 viadotti e 22 gallerie, che coprono rispettivamente un totale di 10,4 e 29,273 km. Oltre a due nuovi svincoli.
“Oggi è arrivato il giorno che sembrava non dovesse arrivare mai – ha commentato Renzi -, che manda in soffitta i professionisti del ‘tanto non ce la farete mai’, del piagnisteo e della lamentazione, è il giorno che sembrava talmente lontano l’anno scorso”.
La sezione stradale è realizzata con un minimo di tre corsie per senso di marcia con le dimensioni tipiche – 3,50 m per la corsia di sorpasso veloce, 3,75 m per quelle di sorpasso e di marcia normale e 3,00 per la sosta di emergenza – e uno spartitraffico di almeno 4,00 metri. I tratti in galleria sono caratterizzati da due corsie di marcia e una corsia di emergenza, tutte da 3,75 m. Le pendenze si mantengono intorno al 2% e la quota massima è stata abbassata a 490 metri sul livello del mare da 716 metri del percorso attuale.
“Oggi è una giornata felice – ha detto il vice ministro delle Infrastrutture, Riccardo Nencini – perché tagliamo uno dei due grandi nodi infrastrutturali italiani: l’altro è la Salerno-Reggio Calabria. La variante di valico collega meglio il nord con il centro sud, è una bella opera e rispettiamo l’impegno preso esattamente un anno fa”.
Per realizzare l’opera sono stati necessari 5 cantieri principali (Poggiolino, Bollone, Acquatesa, Puliana e Molino di Frassineta), una cava (Sasso di Castro) e 2 depositi definitivi (Acquatesa, Fienile) oltre a 11 itinerari di servizio, in parte costruiti ex novo in parte coincidenti con la viabilità già esistente.
In mattinata, a causa dei lavori, si sono formati 12 chilometri di coda tra Rioveggio e Barberino di Mugello, verso Firenze. Ma alle 8 e 30, secondo quanto riportava il sito di Autostrade per l’Italia, “il cantiere è stato rimosso”, e il traffico ha ricominciato a scorrere “su tutte le corsie disponibili e la coda è in movimento. In alternativa consigliamo per le lunghe percorrenze di uscire a Sasso Marconi, utilizzare la SS64 Porrettana verso Pistoia con rientro in A11 Firenze-Pisa nord in direzione di Firenze da dove si può riprendere la A1. Oppure prendere la A15 Parma-La Spezia in direzione di La Spezia, poi la A12 Genova-Rosignano Marittimo verso Pisa poi la A11 verso Firenze da dove si può rientrare sulla A1. Per le brevi percorrenze e per i soli veicoli leggeri consigliamo di uscire a Roncobilaccio seguire il Passo della Futa e rientrare in autostrada a Barberino”. In seguito, il sito ha segnalato 10 km di coda tra Sasso Marconi e Pian del Voglio per traffico congestionato.
“Visto che traffico? É Natale – ha detto l’ad di Autostrade, Giovanni Castellucci -, se ci eravamo promessi di aprire prima di Natale c’è un buon motivo: il 23 é giorno di grande traffico e prima apriamo prima diamo un grande servizio. I lavori per la variante di valico sono durati nove anni, nulla da invidiare ai tempi realizzativi che vengono impiegati all’estero, anche in Svizzera, per opere simili: i tempi sono stati congrui”.