Alex Schwazer ancora positivo al doping. A sostenerlo è la Gazzetta dello Sport, che racconta che il 31enne marciatore altoatesino sarebbe stato controllato a sorpresa dalla Iaaf ad inizio gennaio a Vipiteno durante le vacanze di Capodanno. Il test inizialmente avrebbe dato esito negativo, stesso risultato dei tanti controlli cui è stato sottoposto Schwazer da quando ha iniziato la preparazione per il rientro alle gare dopo la squalifica di 3 anni e 9 mesi per la positività all’Epo riscontrata prima dei Giochi di Londra 2012.
Lo stesso campione esaminato a gennaio sarebbe però stato controllato nuovamente a maggio con risultati completamente opposti: test positivo per la presenza di grosse tracce di anabolizzanti. E tra il primo prelievo e le controanalisi, che a quanto pare avrebbero evidenziato un valore di testosterone ben 11 volte superiore alla norma, Schwazer è risultato negativo ad altri 15 test, compresi quello relativo passaporto biologico e le analisi effettuate volontariamente presso l’ospedale San Giovanni di Roma. Ecco perchè l’avvocato dell’atleta di Vipiteno, Gerhard Brandstätter, parla di “accuse false e mostruose” e oggi alle 18 lo stesso Schwazer, che a caldo ha detto “non so se stavolta riuscirò a rialzarmi”, terrà una conferenza stampa a Bolzano per commentare la vicenda.
La notizia sta sconvolgendo il mondo dello sport: dopo la prima positività, costata al marciatore le Olimpiadi di Londra 2012, le sue lacrime in conferenza stampa sembravano aver convinto molti sulla sua voglia di riscatto. E Schwazer infatti era tornato competitivo, vincendo quest’anno nella 50 chilometri in Coppa del mondo a Roma dopo la squalifica che lo ha tenuto lontano dalla strada in gare ufficiali per 3 anni e 8 mesi. L’ex fidanzato della pattinatrice Carolina Kostner aveva così strappato il pass per Rio 2016, forse ultima occasione di vincere un’altra medaglia olimpica dopo l’oro revocato di Pechino 2008.
Invece l’ennesima tempesta si scatena proprio nel giorno in cui al Quirinale è prevista la cerimonia di consegna della bandiera italiana da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Federica Pellegrini, portabandiera azzurra alle Olimpiadi di Rio. Dal mondo dello sport i commenti comunque sono per ora cauti. Il presidente della Fidal Alfio Giomi dal Quirinale ha commentato: “Al momento sono sconvolto, stiamo cercando di capire”. Filippo Magnini, che sarà portabandiera in vista dei Giochi di Rio ed è testimonial della campagna ‘I am doping free’, ha detto: “Se fosse vero un secondo caso così sarebbe molto grave. Questa è la legge numero uno nello sport: si vince si perde, ma è inutile vincere rubando“.