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Doping, Russia verso l’esclusione dalle Olimpiadi di Rio 2016

Dopo lo scandalo del doping di Stato, l’agenzia mondiale antidoping ha chiesto l’esclusione per 2 anni della Federazione russa di atletica da tutte le competizioni della Iaaf, comprese quindi le Olimpiadi di Rio 2016 – Chiesta anche la squalifica a vita per 5 campionesse, tra cui Marija Savinova.

Doping, Russia verso l’esclusione dalle Olimpiadi di Rio 2016

Il mondo dello sport è sotto choc per le pesantissime accuse dell’agenzia mondiale antidoping (Wada) contro la Russia, che avrebbe autorizzato e diffuso il doping di Stato tra i suoi atleti. In particolare, sono nell’occhio del ciclone la federazione russa di atletica leggera, l’agenzia antidoping di Mosca e il ministero dello sport russo. 

La Wada ha accusato esplicitamente la federazione russa di atletica di aver dopato i propri atleti con la complicità del ministero dello Sport, soprattutto negli ultimi anni. In un report molto dettagliato, l’agenzia internazionale fornisce prove schiaccianti con intercettazioni di molti atleti coinvolti nel doping di stato, fra i quali spicca la pluricampionessa degli 800 metri Marija Savinova, che fra il 2010 e il 2012 ha centrato un favolosa tripletta vincendo l’oro agli Europei di Barcellona (2010), ai mondiali coreani di Daegu (2011) e alle Olimpiadi di Londra nel 2012.

Per lei e per altre quattro atlete la Wada ha chiesto la squalifica a vita. Oltre alla Safinova, nel mirino ci sono anche Ekaterina Poistogova (bronzo a Londra 2012 sempre negli 800 metri), Anastasya Bazdyreva, Kristina Ugarova e Tatyana Myazina. A questa richiesta si aggiunge quella ancora più pesante di squalifica per 2 anni della Federazione russa di atletica da tutte le competizioni della Iaaf, comprese quindi le Olimpiadi di Rio 2016.

Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) si è detto scioccato dalle notizie e dalle prove di doping di stato fornite dalla Wada e prenderà una decisione entro venerdì prossimo. Il presidente del Cio, l’ex primatista del mondo dei 1500 metri Sebastian Coe, ha già aperto un procedimento e molto probabilmente accoglierà la richiesta di squalifica di due anni per la federazione russa di atletica.

Il focus è sulla federazione di atletica ma secondo la Wada il cerchio potrebbe allargarsi agli altri sport, causando un escalation a catena anche sulle federazioni degli altri sport. Da Mosca prima sono state respinte le accuse parlando di “motivi politici” dietro il report della Wada, oggi, invece, il ministero dello Sport russo ha dichiarato che saranno esaminati i fatti e presi gli “opportuni provvedimenti” garantendo piena collaborazione.

Sotto il video con la vittoria di Marija Savinova negli 800 metri Mondiali di Daegu nel 2011 con la vittoria in volata su Caster Semenya.
 

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