Si è svolto nel pomeriggio del 17 novembre presso la sala conferenze di Via Uffici del Vicario 30 l’incontro di approfondimento promosso congiuntamente da “La Rete dei Sì per la Riforma Costituzionale” ed il Comitato referendario nazionale “Basta Un Sì”. L’iniziativa si è aperta con la dichiarazione del Sen. Roberto Cociancich, coordinatore del Comitato nazionale “Basta Un Sì”, che ha sottolineato: “Sono particolarmente grato alle donne che hanno espresso in modo chiaro le ragioni per sostenere la legge di riforma. Per la prima volta viene introdotto nella Costituzione il principio dell’equilibrio della rappresentanza riconoscendo che “il popolo sovrano è composto da uomini e donne”. Inoltre non appare secondaria la modifica del rapporto tra Regioni e Stato, che rimodula funzioni e decisioni determinando un’applicazione omogenea e non più frammentaria sul territorio nazionale di normative che riguardano il mondo femminile, come ad esempio il piano contro la violenza”.
E’ toccato a Massimo De Meo, coordinatore nazionale de “La Rete dei Si” aprire il dibattito, moderato da Barbara Tedaldi giornalista dell’AGI. De Meo ha innanzitutto ringraziato i collaboratori e volontari ed in modo particolare le donne della Rete dei Si, che in queste settimane si sono impegnate per portare avanti le iniziative per il Si a Roma, nel Lazio e nei comitati costituiti nelle varie regioni italiane, ed ha anche ricordato che l’esperienza più bella di queste settimane rimane quella nelle scuole per far comprendere che questa riforma è stata pensata per le prossime generazioni. Il coordinatore de La Rete dei Sì ha concluso con la citazione di una nota canzone di Giorgio Gaber: “La libertà è partecipazione”.
La Senatrice Rosa Maria Di Giorgi ha affermato che voterà Si al Referendum “Perchè la nostra costituzione dopo 70 anni deve adeguarsi ai tempi attuali che sono più complicati del passato, perchè il Si serve alla stabilità che oggi ci protegge. E perchè con il Si la nostra democrazia possa avere più capacità di decisione in tempi più veloci”. La Senatrice Emma Fattorini, con grande passione, ha ricordato che la democrazia si difende davvero riducendo la distanza della persona dal “Palazzo” e da una politica inefficace , che non fa le cose, la Riforma Costituzionale risponde anche a questa delusione”.
Infine, l’On. Irene Tinagli si è soffermata sulla riorganizzazione dei poteri fra Stato e regioni “che ridarà allo Stato la possibilità di coordinare politiche come le politiche sociali e avrà un impatto particolare sulle donne perchè sappiamo come l’inefficienza dei servizi importanti come ad esempio gli asili nidi, l’assistenza agli anziani, la politica abitativa, e la lotta alla povertà sono tutte politiche che servono ai cittadini, ma in modo particolare alle donne, che sono quelle che risentono di più quando questi servizi non funzionano”.