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Donne e colori, occhio a come sceglierli

Pixabay

Occhio ai colori nemici! Non è sufficiente che un colore piaccia perchè si possa dire che è veramente il “nostro” colore. La tonalità di un abito o degli occhiali deve rispondere a precisi requisiti. Il modo per trovare il “colore amico” c’è. Ed è la scienza a venirci in contro. Lo spiega qui di seguito Marina Mastropietro von Rautenkrantz, creatrice di “Progetto Colore”.

Quante volte noi donne ci siamo trovate per le mani un abito dal colore meraviglioso, ma che poi, messo vicino al nostro viso, ci ha fatto inorridire? “È un colore che mi sbatte!”, diciamo. Il colore è un fattore importante e che deve essere scelto con cura. Sempre. Marina Mastropietro ha ideato un sistema, con basi assolutamente scientifiche, che ci permette di individuare i colori che ci stanno meglio e che ci fanno anche stare meglio. Per non sbagliare più.

È possibile individuare il colore “ideale”?

Sensibilità cromatica e buongusto non bastano per individuare i nostri colori ideali, cioè quelli che, avvicinati al viso, ci illuminano, accendono il nostro sguardo e ci rendono più raffinati. Ci vuole un metodo scientifico per individuare questi nostri colori “amici.” E ognuno di noi ha colori amici diversi, in funzione dei suoi 3 colori del viso. ProgettoColore, applicando le regole dell’armocromia, individua per ognuno di noi, i colori ideali per abbigliamento, sfumature dei capelli, montature degli occhiali, trucco e pietre o gioielli. Si tratta di tutti quei colori che avviciniamo al viso e che quindi reagiscono con i suoi 3 colori principali.

Oltre che per gli abiti, il colore è di fondamentale importanza per i capelli.

Quando una donna vuole affrontare il colore dei propri capelli – per nascondere i capelli grigi o semplicemnete per cambiare look – si rivolge ai parrucchieri. Ma spesso essi non conoscono né le regole del colore, né la scienza che sta alla base di ogni abbinamento cromatico, per cui troppe volte consigliano una sfumatura sbagliata di tintura per capelli, che non fa che peggiorare la situazione, rendendo il nostro sguardo più spento e la nostra pelle più pallida. Non tutti sanno che tutte le volte che avviciniamo due colori dobbiamo applicare le regole scientifiche del colore per potere creare abbinamenti armocromici. E non si deve dimenticare che il colore dei capelli non reagisce con un solo colore, ma con i nostri tre colori del viso: occhi, pelle e naturalmente colore naturale di capelli e sopracciglia.

Quali sono le basi della consulenza-colore? Che cosa si può ottenere?

Alla base ci sono i 3 parametri di Munsell e il metodo NCS. Con tali metodi misuro il colore degli occhi, della pelle e dei capelli. Attraverso queste misurazioni riesco ad individuare la gamma delle sfumature ideali di ogni colore per ogni cliente. Nessun colore è vietato, ma di ogni colore riesco a definire le sfumature ideali per ciascuno. Mi spiego: tutti stiamo bene con il rosso, ma ognuno di noi avrà delle sfumature ideali di rosso e delle sfumature “nemiche” di rosso. Questo vale per ogni colore. Mentre Julia Roberts sta molto bene con una tonalità calda di rosso, come il Rosso Valentino , colore dell’abito da sera lungo indossato per l’opera nel film Pretty Woman, tale sfumatura sarà invece nemica per Angela Merkel o Carla Bruni Sarkozy: i loro colori del viso richiedono un rosso freddo, come il rosso ciliegia. Al matrimonio Lady Diana aveva un abito bianco-crema, Katie un abito bianco assoluto. Motivo? I loro tre colori del viso erano totalmente diversi.

Come si svolge la consulenza-colore?

Il metodo suddivide le persone in 12 tipologie cromatiche, in funzione dei 3 colori del viso. Ad ogni tipologia corrisponde una gamma di colori amici, da preferire perché illuminano il viso. I colori con parametri opposti saranno i suoi colori nemici, da evitare o da indossare lontano dal viso. Si parte da una prima fase di Testing. In questa fase il viso viene illuminato con delle luci tecniche simili alla luce solare (Temperatura di colore > 6000 K) che mi permettono di vedere bene i colori del viso. Poi, davanti ad uno specchio, avvicino al viso dei teli colorati (di parametri di Munsell noti), alternandoli. Infine misuro la pelle con il metodo NCS. Dal valore NCS e dalla reazione/cambiamento che vedo sul viso, individuo a quale delle 12 tipologie cromatiche il cliente appartiene e dunque quali sono i suoi colori amici e nemici.

La seconda fase è il Learning. Insegno ai miei clienti a distinguere i colori caldi da quelli freddi, i colori saturi dai soft, i chiari dagli scuri, con spiegazioni, lezione guidata e simulazioni di abbigliamento di colori amici/nemici davanti allo specchio. Segue la fase del Draping: in questa fase davanti allo specchio mostro le sfumature ideali di bianco, giallo, blu, rosso, verde, marrone, etc.. I colori business e confidential e i colori eleganti, quindi gli accostamenti migliori.

Poi c’è la fase del trucco, dove mostro i colori ideali. Si parte dal rossetto amico della cliente per poi visionare insieme i colori di make up usati. Li commentiamo insieme e si fa una cernita. Lo stesso si fa con la montatura degli occhiali e con i gioielli/pietre che si indossano vicino al viso, come orecchini o collane. Infine, con un catalogo del parrucchiere in mano, mostro le sfumature ideali di capelli e ciò che si deve evitare.

La cliente esce dalla mia consulenza con un know how sul colore che le permette da quel momento di non sbagliare mai più i colori in ogni situazionei. Sa quello che deve fare e ciò che non deve fare mai. Poiché i colori del viso non cambiano, questa consulenza si fa solo una sola volta nella vita ed è un ottimo investimento perché permette di non acquistare mai più colori sbagliati e farsi sempre tingere i capelli dei colori giusti.

Al termine della consulenza, come pro memoria e piccola guida consegno il Colorflash: è una palette grafica contenente 20 colori amici sotto forma di campioni grafici, i colori del trucco e delle pietre e i must sull’uso del colore. In questo modo tutti potranno sentirsi più luminosi e sicuri, facendo emergere la personalità. A quel punto Meglio una T Shirt acquistata al mercato del colore giusto piuttosto che la giacca di Armani del colore sbagliato.

Consulenza stile, alla ricerca delle forme.

Anche qui applico un metodo che si basa sull’armonia delle proporzioni e della geometria della forme, sulle caratteristiche morfologiche del viso e sulle forme del corpo. Si possono così individuare le pettinature migliori, la forma degli occhiali, degli orecchini. Seguono poi i consigli sul tipo di scollature, la linea delle giacche e degli abiti, lunghezza di gonne, linea dei pantaloni, sino alla dimensioni di borse, accessori e modello di scarpe. Ma di questo avremo modo di parlarne di nuovo su Lifely nelle prossime puntate.

Quali sono i fattori che rendono una persona giovanile?

Sono molti: come si muove, come sorride, come veste, gli accessori che indossa, dalle scarpe agli occhiali, capelli con i colori giusti, linee corrette e la pettinatura curata. Se davanti allo specchio vediamo un’immagine che ci piace è chiaro che ci rapportiamo col prossimo con maggiore simpatia e slancio.

Le regole per una donna di 50 anni?

Di solito, in virtù della pelle che, invecchiando, si “raffredda”, i colori amici sono molto spesso dopo i 50 anni, le sfumature fredde. Quindi i colori beige, marroni, i colori della terra e dell’autunno sono da evitare. Così come i gioielli d’oro giallo e le montature dorate. Se l’occhiale diventa d’obbligo lo possiamo trasformare in un vero alleato, se scelto della forma e colori giusti: può dare un tocco di grande personalità e charme al nostro viso. Con gli anni i colori del viso possono sbiadire e le forme rilassarsi. Occorre allora riaccenderci! Aggiungiamo un po’ di colore, sempre della gamma dei nostri colori amici! Truccarsi con un po’ di rossetto di un colore amico, una matita da labbra, un tocco di fard, sempre di colori amici, accende il nostro sguardo.

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