E ora via al piano B. Quello che nessun tifoso del Milan aveva mai davvero preso in considerazione e che invece è diventato realtà: un futuro senza Donnarumma. La rottura di ieri (“Mino Raiola ci ha comunicato che non rinnoverà, è una decisione definitiva” ha spiegato Fassone in conferenza stampa) certifica quello che si era già capito da tempo, e cioè che il baby portiere rossonero non aveva poi tutte queste certezze nel firmare il nuovo contratto. Ora però si apre un capitolo nuovo e del tutto imprevedibile: perché a questo punto anche il presente diventa piuttosto incerto. Due gli scenari possibili: Donnarumma resta fino alla scadenza del 2018 e passa una stagione tra panchina e tribuna, per poi andarsene a parametro zero, oppure viene venduto subito e il Milan incassa una cifra irrisoria (in proporzione a quanto avrebbe potuto prendere in caso di rinnovo). Entrambe presentano delle controindicazioni non indifferenti, per il club ma anche per il giocatore. Una stagione “in naftalina” a 18 anni si può anche fare, il rischio però è di arrugginirsi, senza contare poi il fattore ambientale che promette di essere piuttosto ostile.
D’altra parte liberarsi a parametro zero vorrebbe anche dire totale padronanza del proprio destino, senza contare poi l’ingaggio che, a quel punto, sarebbe davvero stratosferico, per lui e per il suo procuratore. Dal canto suo il Milan deve ragionare sul da farsi e pure in fretta. Tanto per cominciare servirà un nuovo portiere (già, ma chi?) e poi bisogna valutare se sia il caso di guardare all’orgoglio più che al portafoglio. Tenere Donnarumma in scadenza darebbe un segnale di forza a tifosi e media, una cosa tipo “non ci pieghiamo di fronte a nessun ricatto”, venderlo ora però, oltre ad archiviare un capitolo comunque chiuso, garantirebbe 25-30 milioni utili per bilancio e mercato. Alla finestra ci sono Real Madrid e Paris Saint Germain, gli unici che potrebbero acquistarlo subito dando al Milan la cifra di cui sopra, anche per una questione di buoni rapporti. Se invece la linea dura filtrata nei giorni scorsi venisse confermata, ecco che si entrerebbe in uno scenario completamente diverso, che vedrebbe coinvolta anche la Juventus e non per caso si è fatto il nome di Neto per la porta rosssonera. Un vero e proprio intrigo di mercato, che vede un portiere di 18 anni al centro di tutto assieme al suo agente Mino Raiola, il vero regista dell’operazione. Il Milan ha fatto quello che poteva (5 milioni per 5 anni non sono pochi), evidentemente però non è bastato. E ora il caso Donnarumma è davvero esploso.