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Dl Milleproroghe: obbligo di Pos, solo un mini-rinvio. Commercialisti-revisori, sì all’equipollenza

L’assemblea del Senato ha approvato il rinvio al 30 giugno prossimo dell’obbligo di installare apparecchiature Pos nelle imprese e negli studi professionali con fatturato superiore a 200mila euro. Slitta così di poco più di tre mesi la scadenza prevista al 28 marzo dal decreto ministeriale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di lunedì scorso.

Il mini-rinvio, che allinea la scadenza per i grandi studi a quella già prevista per tutti gli studi e i negozi, è frutto di un compromesso tra Senato e Governo. In commissione Affari costituzionali i senatori avevano votato una proroga più lunga, fino al prossimo anno, ma con il parere contrario del Governo. In Aula il Governo ha accettato il rinvio, ma a condizione che fosse limitato al prossimo 30 giugno.

Inserito nel disegno di legge di conversione del decreto legge 150/13, cosiddetto Milleproroghe, il mini-rinvio dovrà affrontare adesso l’esame della Camera. La ratifica del provvedimento deve avvenire entro il 28 febbraio.

Nel provvedimento ha trovato posto anche la norma che stabilisce definitivamente l’equipollenza dei requisiti per l’iscrizione nell’Albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili con quelli necessari per l’accesso al Registro dei revisori legali.

Se la norma sarà confermata dalla Camera, quindi, diverrà permanente l’equipollenza, anche dopo l’entrata in vigore del regolamento di attuazione dei nuovi requisiti per l’iscrizione nel Registro dei revisori. La sola condizione necessaria per i dottori commercialisti è il completamento del periodo di tirocinio, che per i revisori contabili è di 36 mesi, mentre per i commercialisti è di soli 18. In pratica, ottenuta l’iscrizione al loro Albo, i commercialisti dovranno semplicemente attendere il compimento dei tre anni di tirocinio per entrare automaticamente tra i revisori legali.

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