Dividendi più ricchi per il lusso. Secondo il report Global dividend index della società londinese Janus Henderson, nel 2022 i dividendi hanno toccato un nuovo record a livello globale: le distribuzioni sono aumentate dell’8,4% raggiungendo la cifra di 1.560 miliardi di dollari. Tuttavia, come riporta MF, andando a osservare la portata dei dividendi del comparto moda, nonostante sia tra i più performanti del post-Covid, questi sono piuttosto bassi rispetto ad altri settori. Di solito i dividendi distribuiti da un’azienda sono uno dei criteri di valutazione utilizzati dagli investitori per decidere quali titoli inserire o meno nel loro portfolio. Ma se si guarda all’incredibile crescita sui mercati dei titoli del lusso è chiaro che i dividendi relativamente bassi, almeno per il momento, non sono poi così determinanti per gli investitori.
I 10 migliori titoli del lusso: che dividendi pagano?
A confermare questa tendenza anche un grande investitore americano. “Possiamo notare che tutti i 10 migliori titoli del lusso pagano un dividendo. Non proprio elevati, ma almeno tutti pagano un dividendo”. Secondo l’analisi dell’investitore, il titolo del lusso con il dividendo più alto è Ralph Lauren, quotato negli Stati Uniti (2,7%), seguito dal colosso francese Kering (2,49%) e da Burberry (1,92%) che chiudono il podio. Poi, in coda, troviamo Prada (1,67%), Richemont (1,37%), Christian Dior (1,35%), Lvmh (1,33%) – diventata di recente la prima società europea a superare i 500 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato -, Hugo Boss (1,01%), Moncler (0,87%) ed Hermès (0,66%) che chiude la classifica “Sembra che anche i migliori titoli del lusso non siano grandi pagatori di dividendi. Il rendimento da dividendo più alto in assoluto è del 3,6%, piuttosto basso rispetto ad altri settori”, ha concluso l’investitore.
Ma perché? Probabilmente, spiega MF, la ragione è che le società del comparto, soprattutto se si tratta di grandi griffe come Richemont, Lvmh o Kering, hanno utilizzato – almeno finora – buona parte di profitti per nuove acquisizioni e investimenti. Ma col ridursi delle opportunità di M&A gli azionisti potrebbero beneficiare di dividendi più ricchi in futuro.
Dividendi: da Ralph Laurent a Richemont fino a Moncler
Volendo citare qualche dato, il board di Ralph Laurent ha annunciato che il suo Cda ha aumentato del 9% il dividendo trimestrale regolare in contanti sulle azioni ordinarie della società, portandolo a 0,75 dollari per azione all’inizio dell’anno fiscale 2023, che rappresenta un dividendo annuale di 3 dollari.
Nel 2023, il dividendo proposto da Kering era di 14 euro, con un aumento del 16,67%. Burberry ha annunciato un mese fa che il 4 agosto aumenterà il suo dividendo periodico a 0,445 sterline, con un aumento del 26% rispetto all’anno scorso anno. Il dividend yield è quindi pari alla media del settore (2,3%). Mentre il board di Prada proporrà la distribuzione di un dividendo di 0,11 euro per azione. L’anno scorso aveva indicato un dividendo di 0,07 euro.
Per il 2023 il consiglio di amministrazione di Richemont ha proposto il pagamento di un dividendo ordinario di 2,50 franchi svizzeri per azione A e 0,25 franchi svizzeri per le azioni B, in aumento dell’11% rispetto all’anno scorso, nonché un dividendo speciale di 1 franco svizzero per azione A e 0,10 franchi svizzeri per le azioni B. Invece, l’assemblea degli azionisti di Moncler ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario lordo pari a 1,12 euro per azione per complessivi 301 milioni di euro.
All’assemblea generale del 20 aprile 2023, Lvmh ha proposto un dividendo di 12 euro per azione. Il 5 dicembre dello scorso anno è stato pagato un acconto sul dividendo di 5 euro per azione. Il saldo di 7 euro è stato pagato il 27 aprile 2023. E per gli azionisti di Hermès un dividendo di 13 euro per azione.