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Dividendi banche, ricche cedole in arrivo: date e rendimenti

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È finalmente arrivato il momento tanto atteso dagli investitori e dai risparmiatori. Alla mezzanotte del 30 settembre è ufficialmente scaduto il divieto imposto dalla Bce sui dividendi e sui buyback delle banche. Da oggi, gli istituti bancari europei possono tornare a remunerare i loro soci senza alcun vincolo. E le intenzioni sembrano essere delle migliori. Tra ottobre e novembre, infatti, una pioggia di cedole bagnerà gli azionisti di Piazza Affari, con rendimenti che in alcuni casi sfioreranno la doppia cifra. 

DIVIDENDI BANCHE: UN PASSO INDIETRO

Era il 27 marzo 2020 il giorno in cui la Banca Centrale Europea, con una mossa mai vista prima, chiese alle banche dell’Eurozona di non pagare dividendi e non assumere impegni di pagamento delle cedole per gli esercizi 2019 e 2020 almeno fino al mese di ottobre dello stesso anno (poi diventato gennaio 2021). I motivi alla base della richiesta erano sotto gli occhi di tutti: la pandemia di Covid-19 imperversava in tutta Europa e gli istituti di credito erano chiamati a fare la loro parte, veicolando quanta più liquidità possibile verso l’economia reale. 

Poco prima dell’inizio della stagione dei dividendi 2021, i divieti si sono trasformati in vincoli: sì alle cedole, ma con molta parsimonia. Le banche più solide si sono limitate ad erogare solo il 15% degli utili cumulati 2019-2020, facendo attenzione a rimanere sotto i 20 punti base di capitale Cet1. Lo scorso 23 luglio, l’annuncio tanto atteso da parte della presidente della Bce, Christine Lagarde: visto il miglioramento della situazione epidemiologica e la conseguente ripresa economica, dal 1° ottobre 2021 le banche possono tornare a remunerare gli azionisti, senza vincoli né raccomandazioni. 

DIVIDENDI BANCHE: LE STIME

La policy portata avanti dalla Bce nel corso dell’ultimo anno e mezzo sembra aver dato i suoi frutti. Secondo i dati forniti dalla Vigilanza bancaria, con lo stop ai dividendi, nel 2020 le banche hanno trattenuto in bilancio 28 miliardi di euro, mentre nella stagione dei dividendi 2021 sono stati distribuiti “solo” 10 miliardi di utili, circa un terzo dei dividendi di un anno normale. Una condotta che ha permesso agli istituti coinvolti “di aumentare gli accantonamenti del 5,5% e i prestiti all’economia reale del 2,4%” rispetto alle banche che non hanno alterato i piani di distribuzione dei dividendi. Adesso però si torna a fare sul serio.

Secondo i calcoli dell’ufficio studi di Deutsche Bank citati da Repubblica, nelle prossime settimane le banche commerciali distribuiranno in media il 3,6% del valore borsistico della loro azione, mentre le società del risparmio gestito garantiranno rendimenti medi pari al 7,2%. In cifre, in base alle stime di Intermonte per MF-Milano Finanza per quest’anno l’ammontare complessivo delle cedole supererà i 6 miliardi di euro, un importo a cui occorre aggiungere i 652 milioni di buyback già annunciati da Unicredit. 

IN CAMPO LE BIG: INTESA SANPAOLO REGINA DI CEDOLE

Gli occhi degli investitori sono tutti puntati su Intesa Sanpaolo. L’assemblea degli azionisti della banca guidata da Carlo Messina si riunirà il 14 ottobre per deliberare la distribuzione di una cedola extra da 1,93 miliardi di euro – pari a 9,96 centesimi per azione – sui risultati del 2020. Il dividendo sarà liquidato il 18 ottobre con pagamento il 20 e si aggiungerà ai 694 milioni già distribuiti lo scorso maggio. Ma c’è di più, perché lo scorso agosto il cda di Intesa ha dato via libera all’erogazione di un acconto in contanti sui risultati del 2021 pari a 1,4 miliardi di euro, vale a dire 0,0721 per azione. Lo stacco cedola, in questo caso, è previsto per il 22 novembre, con pagamento da effettuare due giorni dopo. Sommando i pagamenti di maggio, ottobre e novembre, Intesa Sanpaolo arriverà ad erogare circa 4 miliardi di euro, con un payout del 75% sul 2020 e del 70% sul 2021 e un rendimento complessivo superiore al 7%.

LE ALTRE BANCHE 

Attenzione anche a Mediobanca, che ha già annunciato l’intenzione di distribuire un dividendo di 66 centesimi per azione, una cifra che equivale a un pay-out del 70% e a un rendimento del 6,3%. Già fissate le date: lo stacco sarà il 22 novembre, il pagamento il 24 novembre.  

Tra le banche specializzate spiccano le cedole di Banca Ifis, pari a 1,1 euro per azione per un totale di 59 milioni di euro, e Banca Sistema, che erogherà ai propri azionisti 14 milioni di euro, 17 centesimi per azione. 

IL RISPARMIO GESTITO

A fare la parte del leone in questo periodo di dividendi a cascata per le banche sarà il risparmio gestito. Il 29 settembre Banca Generali ha comunicato le date di pagamento delle due tranches di dividendi sugli utili 2019 e 2020. Si partirà il 24 novembre 2021, giorno in cui l’istituto guidato da Gian Maria Mossa pagherà un dividendo da 2,7 euro per azione. Tre mesi dopo, il 23 febbraio 2022, Banca Generali erogherà una cedola di 60 centesimi per azione. Il totale arriva dunque a 3,3 euro per azione (355 milioni di euro), con un rendimento superiore all’8%. 

Yield simile per Banca Mediolanum, che il 18 ottobre (pagamento il 20) staccherà una cedola pari a 0,7533 euro per azione dopo il dividendo da 0,03 euro già pagato in primavera. In totale l’istituto erogherà ai propri soci 538 milioni di euro. Concludiamo con Finecobank, che il prossimo 24 novembre pagherà ai suoi azionisti 53 centesimi per azione, 341 milioni in totale, con un rendimento del 3,3%. 

Di seguito una tabella riepilogativa dei dividendi più attesi.

Dividendi bancheImportoRendimentoDate
Intesa Sanpaolo0,0996 euro
0,0721 euro
7%18/20 ottobre
22/24 novembre
Mediobanca0,66 euro6,3%22/24 novembre
Banca Ifis1,1 euro7%Da definire
Banca Sistema0,17 euro7,6%Da definire
Banca Generali2,7 euro
0,6 euro
8%22/24 novembre
21/23 febbraio
Banca Mediolanum0,7533 euro8%18/20 ottobre
Finecobank0,53 euro3,3% 22/24 novembre
Tabella FIRSTonline

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