Il 2023 sarà un altro anno da record per i dividendi internazionali. Lo certifica il Global Dividend Index di Janus Henderson secondo cui l’anno in corso è destinato a chiudersi con un totale di 1.640 miliardi di dollari di cedole, in aumento del 5,2% (+5% sottostante) rispetto al 2022 che era già stato di per sé un anno più che positivo.
Dividendi, 2023 da record: merito delle cedole straordinarie
Solo nel primo trimestre del 2023, i dividendi globali hanno raggiunto un nuovo primato toccano quota 326,7 miliardi di dollari e registrando un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2022. A contribuire alla cifra da record sono soprattutto i dividendi straordinari, arrivati al livello più alto degli ultimi nove anni. Se si escludono queste cedole “speciali”, gli effetti dei tassi di cambio e altri fattori tecnici, infatti, l’ammontare di dividendi distribuiti nei primi 3 mesi del 2023 registra una crescita sottostante del 3% rispetto allo scorso anno.
Ma c’è di più: secondo Janus Henderson, a livello globale il 95% delle società ha incrementato o confermato i dividendi nel primo trimestre. Un andamento che a dispetto dell’inflazione, delle crisi geopolitiche e delle incertezze attuali, ha permesso alla società di asset management di rivedere al rialzo le previsioni per il 2023, stimando una crescita dei dividendi del 5% a quota 1.640 miliardi di dollari. Nei prossimi tre trimestri, dunque, la crescita continuerà ma sarà più lenta rispetto al primo.
Dividendi 2023: boom di cedole straordinarie per il settore auto
I primi 3 mesi del 2023 sono stati d’oro per i dividendi straordinari una tantum, arrivati a 28,8 miliardi di dollari, la seconda cifra più alta mai registrata dopo il primo trimestre del 2014. A fare la parte del leone è stato il settore auto che ha erogato complessivamente oltre un terzo dei dividendi speciali del periodo, decuplicando la cifra distribuita nei primi tre mesi del 2022 dal settore. Il merito di questo (quasi) primato va soprattutto a due case automobilistiche: Ford e Volkswagen. La società tedesca, in particolare, ha deciso di erogare ai soci 6,3 miliardi di euro, gran parte dei quali derivanti dall’Ipo di Porsche.
Nuovo record di cedole negli Usa, crollano le distribuzioni nel settore minerario
L’analisi di Janus Henderson riguarda il primo trimestre del 2023, ed è quindi normale che a dominare siano soprattutto i dividendi statunitensi. Negli Usa infatti le cedole hanno toccato un nuovo record, salendo dell’8,3% rispetto allo scorso anno e toccando quota 153,4 miliardi di dollari.
In forte calo (-20%) invece le distribuzioni delle società del comparto minerario, un ribasso causato soprattuto dal calo dei prezzi delle materie prime. A compensare sono però arrivate le banche e le compagnie petrolifere che, secondo le stime di Janus Henderson, continueranno ad essere molto generose nei confronti dei loro soci anche nei mesi a venire.
Dividendi 2023: le previsioni per l’intero anno
Le cedole del settore minerario continueranno a calare, colpendo soprattutto Australia, Regno Unito e mercati emergenti. Le banche e i petroliferi però continueranno a compensare. “Il quadro in Europa è molto più incoraggiante di quanto sembrasse tre mesi fa, in quanto la solida performance degli utili del 2022 ha portato a un aumento dei dividendi. Anche il boom dei dividendi speciali registrato nel primo trimestre sta contribuendo a un dato complessivo superiore alle aspettative per l’anno in corso”; spiega Ben Lofthouse, Head of Global Equity Income di Janus Henderson, che aggiunge: “La solida crescita dei dividendi nel primo trimestre è ancora più impressionante se si considera che il 2022 è stato un anno complesso per l’economia globale, caratterizzato da inflazione elevata, aumento dei tassi d’interesse, conflitti e lockdown legati al Covid. Questa crescita dimostra che i dividendi sono generalmente meno volatili degli utili. Prevediamo un rallentamento della crescita dei dividendi a causa di questi fattori, ma quest’anno dovrebbe continuare in linea con il trend di lungo periodo”.
Dividendi 2023: In Italia nel primo trimestre aumento del 5,2%
In Italia la stragrande maggioranza dei dividendi viene erogata nel secondo trimestre (il Dividend Day a Piazza Affari è stato lunedì 22 maggio), quindi dovremo aspettare i prossimi report per comprendere meglio la situazione.
“In Italia i dividendi seguono un andamento meno stagionale rispetto al resto d’Europa. I dividendi sottostanti italiani sono saliti del 5,2%, con solamente due società di servizi di pubblica utilità e la compagnia petrolifera Eni che hanno distribuito i dividendi nel 1° trimestre”, ha dichiarato Federico Pons, Country Head per l’Italia di Janus Henderson Investors.
Nei primi tre mesi dell’anno, comunque, sono state erogate cedole per 3,5 miliardi di dollari, una cifra in netto aumento rispetto ai 2,6 del primo trimestre 2022. Il merito va soprattutto a Enel con i suoi 2,2 miliardi, seguita da Enel (900 milioni) e Snam (400 milioni).
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