La stagione dei dividendi è ancora lontana, ma le semestrali pubblicate dalle aziende del Ftse Mib hanno già stuzzicato l’appetito degli investitori di Piazza Affari, pronti ad agguantare le cedole migliori che le blue chip distribuiranno tra aprile e luglio del prossimo anno.
Le stime, lo diciamo subito, sono positive. Anche per il 2020 si attendono dividendi molto generosi da parte delle principali aziende del Ftse Mib che, nonostante le crescenti difficoltà del contesto economico-finanziario globale, sembrano disponibili a remunerare i propri soci con rendimenti notevoli.
Secondo i calcoli effettuati da L’Economia del Corriere della Sera, il rendimento medio garantito dai titoli del principale listino milanese sarà pari al 3,8%. Una percentuale che, se confrontata con i tassi negativi e i rendimenti dei Btp, rappresenta una vera e propria enormità.
Volendo fare una panoramica generale di ciò che succederà nel Ftse Mib, secondo le previsioni, il prossimo anno 19 società su 40 garantiranno un rendimento superiore a quello medio ponderato (il 3,8%).
Regina di dividendi nel 2020 sarà Intesa Sanpaolo che garantirà ai propri investitori uno yield dell’8,7%, in linea con quanto fatto nel 2019 ma soprattutto con la politica sulle cedole contenuta nel piano industriale.
Dopo due anni sul primo gradino del podio scivola invece al secondo posto Azimut, con un rendimento stimato parli al 7,7%. Terze a parimerito Unipolsai ed Eni, il cui rendimento dovrebbe essere pari al 6,4%. Per il colosso guidato da Claudio Descalzi però bisogna aggiungere anche “l’impatto positivo del buyback”, sottolinea L’Economia del Corriere della Sera. Facendo una somma tra cedola e riacquisto titoli, complessivamente Eni potrebbe superare l’8%, portandosi al secondo posto subito dietro Intesa. Ricordiamo che il 23 settembre la società ha già staccato un acconto sul dividendo pari a 43 centesimi per azione (yield 3%), mentre il saldo – altri 43 centesimi – arriverà a maggio.
Andando avanti con la classifica al quinto posto troviamo Unicredit, il cui rendimento balzerà dal 2,3% al 5,9%. Sesta Generali (yield 5,4%) che precede di un soffio il duo formato da Fiat Chrysler e Atlantia. Entrambe le aziende secondo le stime garantiranno un rendimento del 5,3%. Chiudono la top 10 Snam (5,2%) e Ubi Banca (5%).
Tra i titoli che supereranno il rendimento medio figurano anche Mediobanca (4,9%), Enel (4,8%), Unipol (4,7%), A2a (4,6%), Poste Italiane (4,6%), Tenaris (4,4%), Terna (4,3%), Italgas (4,2%) e Pirelli (4%).
Mancano ancora sei mesi all’inizio ufficiale della stagione dei dividendi, ma la carne al fuoco è già tanta.