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Dividendi 2018: il 21 maggio 13 miliardi di cedole, ecco chi stacca

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È arrivato il giorno clou, quello che da solo vale 13 miliardi di euro. Lunedì 21 maggio 65 società del Mercato Telematico Azionario (Mta) staccheranno la loro cedola, con pagamento previsto per il 23 maggio. La stagione dei dividendi 2018 irromperà a Piazza Affari in maniera dirompente, coinvolgendo anche e soprattutto quel Ftse Mib che al momento si trova alle prese con le difficoltà derivanti dall’incertezza politica sulla formazione del nuovo governo.

Dopo il 23 aprile, quando aziende del calibro di Ferrari, Cnh e Finecobank hanno staccato cedole per 2 miliardi di euro, ci troviamo davanti alla seconda tranche di dividendi, quella più massiccia e remunerativa. Le altre due date da segnare in rosso sul calendario saranno poi il 28 maggio, con altri 17 gruppi pronti a distribuire, e il 18 giugno, giorno in cui arriveranno le cedole di altre blue chip come Poste Italiane e Stmicroelectronics. In totale, quando le quattro tranche di distribuzione dei dividendi saranno ultimate, in base ai cifre di Websim.it fornite al Corriere della Sera, saranno erogati agli investitori ben 17 miliardi di euro.

DIVIDENDI 2018: LE SOCIETà CHE STACCANO IL 21 MAGGIO

Come detto, saranno complessivamente 65 le società che staccheranno la cedola lunedì 21 maggio, distribuite tra large, mid, e small-cap: 19 di esse – che diventano 21 con le azioni di risparmio di Intesa Sanpaolo e Buzzi Unicem – appartengono al Ftse Mib. Le altre 44 (comprese le risparmio di Salini Impregilo) sono divise tra Mta e Aim Italia.

Ci troviamo dunque di fronte a una vera e propria pioggia di dividendi che inonderà gli investitori di Piazza Affari che potranno finalmente passare alla cassa, raccogliendo i frutti di un 2017 che, per la Borsa di Milano, è stato un anno da incorniciare.

DIVIDENDI 2018: LA CARICA DELLE BLUE CHIP

Impossibile non partire dalle Big, vale a dire dalle società quotate sul listino principale che sborseranno gran parte di quei 13 miliardi pronti ad entrare nelle tasche di piccoli e grandi investitori.

In questo contesto, la parte del leone la interpreta Azimut con una maxi cedola da due euro, di cui il 50% sarà pagato cash e il restante 50% in azioni proprie detenute dalla banca (un’azione ogni 18 possedute). Una cifra che in termini percentuali equivale a un payout superiore al 100% con un rendimento, rispetto al prezzo di chiusura del 17 maggio, pari all’11,69%.

Cosa dire poi su Intesa Sanpaolo la cui cedola, da sola, vale 3,42 miliardi di euro, e cioè un terzo dell’importo complessivo dei dividendi in distribuzione il 21 maggio, per un payout ratio pari all’80% degli utili. La banca guidata da Carlo Messina è tra le più “generose” dell’Intero listino con una cedola ordinaria di 0,203 euro per azione e un dividendo di risparmio di 0,214 euro. Il rendimento in questo caso supera il 6,5%.

Sul podio del FtseMib sale di diritto anche Unipolsai con un dividendo di 0,145 euro ma soprattutto uno yield del 6,82%. “Medaglia di legno” per Eni che lunedì staccherà una cedola di 40 centesimi per azione che, sommati all’acconto dello stesso importo erogato nel mese di settembre del 2017, equivale a 80 centesimi complessivi per azione con un rendimento di circa il 5%.

Nella top 10 dei titoli più remunerativi troviamo poi Generali, con un dividendo di 85 centesimi per azione e uno yield, calcolato al 17 maggio, del 5,24%. Seguono Banca Generali, la cui cedola ammonta a 1,25 euro per un rendimento del 4,96% e Unipol con un dividendo di 18 centesimi e uno yield del 4,18%. Chiudono la classifica Italgas (0,208 euro e 4,18% di yield) e A2a (0,0578 euro e un rendimento del 3,66%).

DIVIDENDI 2018: TUTTE LE CEDOLE DEL FTSE MIB

Di seguito l’elenco, rigorosamente in ordine alfabetico, delle altre società del listino principale che staccheranno la cedola il prossimo 21 maggio –  pagamento il 23 maggio – con importo per azione e rendimento. Lo yield è calcolato in base al prezzo di chiusura del 17 maggio.

  • Atlantia: saldo di 65 centesimi (totale 1,22 euro), yield del 4,43%,
  • Bper Banca: 11 centesimi per azione, yield del 2,2%,
  • Brembo: 22 centesimi per azione, yield dell’1,84%,
  • Buzzi Unicem: 0,12 euro per azione, rendimento dello 0,54%,
  • Buzzi Unicem Risparmio: 0,204 euro, rendimento dell’1,65%,
  • Campari: 0,05 euro, yield dello 0,79%,
  • Leonardo: 14 centesimi, rendimento dell’1,51%,
  • Moncler: 28 centesimi per azione, 0,72% di yield,
  • Salvatore Ferragamo: 38 centesimi per azione, 1,50% di yield,
  • Tenaris: saldo di 0,2373 su un totale di 0,3475 euro, 2,02% di rendimento totale,
  • Ubi Banca: 11 centesimi per azione, 2,66% di rendimento.

DIVIDENDI 2018: LE CEDOLE PIU’ RICCHE DI MID E SMALL CAP

La Borsa di Milano non è solo il Ftse Mib e a staccare la cedola il 21 maggio ci saranno anche decine di aziende distribuite tra small e mid cap.

Parlando delle società a media capitalizzazione spiccano i rendimenti garantiti da Dea Capital e Saras, rispettivamente pari al 7,7% e al 6,2%. Per quanto riguarda gli importi, entrambe le aziende erogheranno 12 centesimi per azione.

Yield alto anche per ERG (6,09% per 1,15 euro per azione), Vianini (4,65% per 0,06 euro per azione) e Carraro (4,68% per 17 centesimi). Tra le società con rendimento maggiore figurano infine:

  • Rai Way: 4,54% di rendimento per 0,2026 euro,
  • Enav: 4,26% di rendimento per 0,1864 euro,
  • EI Towers: 4,23% di rendimento per 2,05 euro,
  • Cattolica Assicurazioni: 4,20% di rendimento per 35 centesimi per azione.
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