La Fondazione Edison ha pubblicato i risultati di uno studio sul monitoraggio dell’export dei principali distretti italiani nel secondo trimestre 2012, aumentato dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Complessivamente, nel primo semestre 2012 le esportazioni distrettuali italiane sono aumentate dell’1,1%, raggiungendo i 34,7 miliardi di euro. I più importanti incrementi settoriali di export sono quelli prodotti dai distretti hi-tech e alimentare-vinicoli cresciuti, rispettivamente, dell’11,8% (contro +20,4% del primo trimestre) e del 4,7% (a fronte di +10,2%). A loro volta l’arredo-casa ha registrato un aumento delle esportazioni pari al 2,8% (contro +3,2% del primo trimestre), mentre l’abbigliamento-moda inverte la tendenza tornando a crescere, seppur modestamente (+0,6% a fronte di -0,6% nei primi tre mesi 2012). Il complesso automazione-meccanica-gomma-plastica è sceso del 5,1% (-2,9% nel primo trimestre), dove pesano le performance fortemente negative nei settori macchine industriali di Treviso (-57,9%), Brescia (-20,1%) e Bologna (-14,5%), così pure come i prodotti in metallo di Lecco (-12,4%) e le macchine agricole di Bergamo (-12,2%). Tra le note positive, spicca il polo orafo di Arezzo (+33,7%), dove però il dato risulta influenzato dall’aumento delle esportazioni di oro dovuto a un calo della produzione locale, favorendo in questo modo la vendita di materia prima all’estero.
In ottica geografica, i distretti del Centro Italia sono quelli che nel secondo trimestre 2012 hanno aumentato le proprie esportazioni del 7%, grazie soprattutto all’arredo-casa (+13,1%) ed all’abbigliamento-moda (+9,4%). A seguire, i distretti di Sud e Isole con un aumento del 4,8%, merito del distretto tecnologico dell’Etna Valley (+26,6%) e di quello dei derivati del pomodoro nel salernitano (+9,9%). Se il Nord-Ovest offre una crescita dell’1%, il Nord-Est (-3,5%) è quello dove il calo dei due maggiori comparti è più massiccio: automazione-meccanica-gomma-plastica -8,5%, abbigliamento-moda -6,8%: in entrambi l’andamento positivo del comparto hi-tech (rispettivamente, +18% e +14,8%) non è stato sufficiente a compensarne i forti cali.
Nel secondo trimestre 2012 la maggior parte delle esportazioni distrettuali risulta diretta verso i Paesi UE, nonostante si registri una flessione congiunturale pari al 2,1%, mentre le vendite verso i Paesi extra-UE sono cresciute del 3%. Performance positive arrivano dai settori hi-tech di Sud e Isole (+21,1%) e del Nord-Ovest (+14,7%). In flessione invece quelli del Nord-Est (-4,6%) a causa del crollo dell’export degli apparecchi biomedicali di Mirandola (-42,1%), dovuto al sisma del maggio scorso. Molto positiva, in generale, la crescita dell’export del comparto arredo-casa (+7,6% nel Nord-Ovest, +14,8% nel Nord-Est, +24,1% nel Centro), con la sola eccezione dei distretti di Sud e Isole (-10,7%), che risentono del cattivo andamento del distretto del mobile imbottito delle Murge baresi.